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Paolo Manazza per il “CorrierEconomia - il Corriere della Sera”
Quanti saranno i collezionisti asiatici in visita quest’anno alla imminente 28° edizione del Tefaf di Maastricht? La domanda non è pleonastica. Interessa soprattutto i diciotto galleristi italiani presenti in questa fiera straordinaria, che aprirà i suoi battenti dal 13 al 22 marzo. Le recenti aste londinesi hanno archiviato una presenza massiccia di compratori asiatici. Come racconta Giovanna Bertazzoni di Christie’s «il Giappone è tornato con prepotenza alla ribalta, dopo la crisi degli anni Novanta, insieme alla vecchia aristocrazia collezionistica di Hong Kong, attiva già da decenni. Con i magnati di Taiwan, dai gusti molto sofisticati e i nuovi compratori cinesi, da cui abbiamo avuto le maggiori e più gradite sorprese».
Tra Londra e New York
Da Londra a Maastricht il mercato dei compratori potenziali, più ampio e in profonda trasformazione, non dorme mai. Nella pausa tra le big auction londinesi di febbraio e quelle newyorkesi di maggio, il Gotha dell’arte (mercanti, advisor , direttori museali e collezionisti) è in subbuglio per la gigantesca kermesse olandese. Nota per l’eccellenza, l’esperienza e l’eleganza che lo contraddistingue, il Tefaf racconta settemila anni di storia dell’arte spaziando dall’archeologia al Contemporaneo. Dei 274 mercanti d’arte provenienti da venti Paesi del mondo diciotto arrivano dall’Italia.
La maggior parte degli espositori, con una lunga e prestigiosa storia, propone arte antica. Mentre alcuni, in linea con la crescita di spazio al contemporaneo (la nuova iniziativa Night Fishing esporrà otto stand con lavori scultorei di altrettanti artisti viventi) propongono opere che mettono in dialogo moderno e antico. Robilant+Voena (con sedi a Milano e Londra) propone ad esempio, come immagine icona del suo stand , due volti creati a quasi due millenni di distanza. Un’inedita testa femminile di Tyche-Lucilla in marmo bianco risalente alla seconda metà del II secolo d.C. e una Marilyn di Andy Warhol del 1976/86. Di fianco sarà esposto una bellissima veduta londinese del Canaletto.
La galleria milanese Cardi, specializzata in arte italiana moderna e del dopoguerra, esporrà un grande specchio del 1976 di Michelangelo Pistoletto e l’intramontabile Lucio Fontana. Tornabuoni (Firenze, Parigi e Milano), avrà nello stand lavori di Fontana, Boetti, Arnaldo Pomodoro e opere informali di Jean Fautrier e Hans Hartung. Tra i big dealer di Old Master , Moretti (Firenze, Londra e New York) offrirà una bellissima Madonna con bambino e cardellino della bottega di Sandro Botticelli e un San Marco di Andrea de Bartoli detto Andrea da Bologna.
Ispirato come sempre all’eclettismo, lo stand di Domenico e Tomaso Piva proporrà inedite sculture, mobili, ceramiche, dipinti e raffinati oggetti. Molto belli i due busti di Eraclito e Democrito dello scultore sassone Melchior Barthel (1625-1672) e un gruppo di profili in marmo di imperatori e filosofi realizzati da Giovanni Bonazza (1654-1736).
La lista dei diciotto
Cesati, specialista in ferri e oggetti antichi, offrirà una scatola messale in ferro battuto, damascato in oro e argento, francese del primo Settecento. E una formidabile scultura di un Toro del seicentesco Giovanni Francesco Susini. Molto bello anche un antico forziere con lo stemma asburgico. Tornando ai dipinti antichi da segnalare, nello stand del milanese Carlo Orsi, un olio di Michele Marieschi (1710-1744) che raffigura La regata sul Canal Grande , unica redazione conosciuta dell’artista d’una regata o festa veneziana. Sul sito internet del Tefaf ( www.tefaf.com ) è possibile sfogliare le schede relative a tutti gli espositori, selezionandoli per Paese.
Ecco l’elenco (in ordine alfabetico) di tutte le gallerie italiane: Altomani & Sons; Francesca Antonacci Damiano Lapiccirella; Paolo Antonacci; Riccardo Bacarelli; Botticelli Antichità; Benappi; Gianmaria Buccellati; Cardi Gallery; Alessandro Cesati; Alberto Di Castro; Alessandra Di Castro; Giacometti Old Master; Longari arte; Moretti; Carlo Orsi; Piva; Robilant+ Voena; Tornabuoni Art.
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