IL BOTTO DI FINE ANNO: IL 1 AGOSTO 2024 (DUE SETTIMANE DOPO IL TAGLIO SUL CAPOCCIONE) GENNARO…
MARCO TRAVAGLIO IN COMPAGNIA DI GIORGIA SALARI PHOTO ANDREA ARRIGA
stralcio dell'articolo di Marco Travaglio per il “Fatto Quotidiano”
Siccome Roma ha un debito fra i 12 e i 15 miliardi (la cifra esatta è il quarto segreto di Fatima) e non riesce neppure a finanziare i lavori per la Metro C iniziati nella notte dei tempi, i partiti che si sono mangiati la Capitale per vent'anni hanno avuto un'idea geniale: candidarla alle Olimpiadi 2024, una cosettina da niente che dovrebbe costare fra i 5 e i 10 miliardi (ma siamo in Italia e non poniamo limiti alla lievitazione).
Più che altro lo fanno per portare fortuna sia a Roma, sia all' Italia: Atene, per dire, non fece in tempo a organizzare i Giochi del 2000 che la Grecia era già colata a picco per non risollevarsi mai più. E chi poteva venire dopo Atene, a parte Parigi e Los Angeles che se la passano un filino meglio? Roma, naturalmente.
Per garantire una gestione oculata dei fondi, si son scelti due simboli dell' efficienza e del risparmio nei grandi eventi sportivi: Luca Cordero di Montezemolo, già celebre per la perfetta efficienza dei Mondiali di calcio Italia 90 (spese lievitate dell' 85%, tant' è che i famigerati stadi, nel frattempo estinti o sbriciolati, abbiamo finito di pagarli con l' ultima rata del mutuo nel dicembre scorso, nel giro di appena 25 anni); e Giovanni Malagò, che si è guadagnato sul campo, anzi sull' acqua, la medesima fama con i Mondiali di Nuoto 2009 (700 milioni per il palazzetto di Calatrava con le vele a pinna a Tor Vergata, piscine di dimensioni sbagliate e/o sequestrate, cattedrali nel deserto in preda ai tossici e alle sterpaglie e buchi di bilancio, ovviamente furono colpa di molti).
Per questi e altri motivi, il governo Monti almeno una l'aveva azzeccata: ritirò immantinente la candidatura di Roma alle Olimpiadi 2020. Poi arrivò Renzi e ripropose il modello panem et circenses, anzi solo circenses: il panem se lo strapperanno di bocca i romani per pagare più tasse comunali e ripianare i buchi dell' Evento, nella malaugurata eventualità che venga assegnato alla loro città.
Gli economisti la definiscono "maledizione del vincitore" e non è un' esclusiva italiana: tutte le Olimpiadi dell'ultimo cinquantennio vengono annunciate come eventi benefici e balsamici per la città ospitante, con preventivi miracolosamente attivi, e regolarmente si concludono - dopo ben 15 giorni di feste e tricchetracche - con enormi sbilanci per comuni e governi, cioè con giganteschi cetrioli infilati nelle terga dei cittadini. Insomma: le Olimpiadi le vince chi le perde e le perde chi le vince. Per fortuna ci sono i Radicali, che hanno proposto un referendum tra i cittadini romani, cioè fra i destinatari dell' immancabile cetriolo. [....]
montezemolo renzi foto carbone gmt
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT – RENZI CI AVEVA VISTO GIUSTO: VOLEVA COME LEADER DEL CENTRO PIERFERDINANDO CASINI -…
DAGOREPORT - CON UN MINISTRO DEGLI ESTERI (E UN GOVERNO) ALL'ALTEZZA, CECILIA SALA NON SAREBBE…
TE LO DO IO IL 2024! - CARLO FRECCERO: “NELL’EPOCA DELLA NOTIZIA TAROCCATA, IL GOSSIP RAPPRESENTA…
DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL…
FLASH – LA DISPERATA CACCIA AI VOTI PER ELEGGERE SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI FA UN’ALTRA…