igor tudor

TUDOR PROVA A TENERSI LA JUVE! IL TECNICO CROATO VIENE CONSIDERATO SOLAMENTE UN TRAGHETTATORE, MA IN TRE SETTIMANE HA CONQUISTATO LO SPOGLIATOIO (E COSTRUITO UN BUON RAPPORTO CON GIUNTOLI) - TUDOR SA CHE ANCHE LA QUALIFICAZIONE ALLA CHAMPIONS NON SAREBBE DI PER SÉ SUFFICIENTE A GARANTIRGLI LA CONFERMA MA VUOLE GIOCARSI LE SUE CARTE E ALLONTANARE L’OMBRA DI CONTE (CHE PERO’ NEGLI ULTIMI GIORNI SEMBRA PIU’ VICINO A RESTARE AL NAPOLI…)

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Giulio Cardone e Emanuele Gamba per “la Repubblica” - Estratti

 

igor tudor

Non sono tanto i sette punti in tre partite e il quarto posto agganciato in fretta, né quei primi tempi di furore poi diluito in riprese un po’ troppo mosce (ma ci sta lavorando su): Tudor sta provando a meritarsi la Juventus con il lavoro di tutti i giorni, i comportamenti, la comunicazione e tutti quegli aspetti del mestiere dell’allenatore che a prima vista non si notano (cosa salta agli occhi, se non il risultato e l’estetica del gioco?) ma che invece pesano, contano, indirizzano.

 

cristiano giuntoli foto mezzelani gmt 035

Alla Juve sono contenti di lui, finanche un po’ sorpresi (in positivo). Nessuno gli ha ancora promesso niente e Tudor stesso sa che senza un posto in Champions non avrà un futuro bianconero, ma anche la qualificazione alla coppa più importante non sarebbe di per sé sufficiente a garantirgli la conferma: scatterebbe in automatico il rinnovo, ma il club ha la scappatoia di una clausola che gli consente di interrompere il rapporto entro il 31 luglio (quindi a Mondiale per Club finito) dietro il pagamento di una penale irrisoria.

 

La permanenza sulla panchina non ha dunque sostanzialmente nulla a che fare con la burocrazia dei contratti, ma sarà casomai una questione di fiducia, di rapporti, di empatia con l’ambiente intero: se a livello puramente tecnico il vero beneficio per la squadra è stato, più che l’arrivo di Tudor, la liberazione pura e semplice da Thiago Motta, è su tutti gli altri aspetti che il croato sta cercando di accumulare crediti. E ci sta riuscendo. Ha ancora sei partite (lunedì sarà a Parma, con Yildiz in dubbio per una botta in allenamento) di campionato e un Mondiale per dimostrare qualcosa.

igor tudor

 

Un mese fa, la Juve aveva l’idea di prendere per l’anno prossimo un allenatore di vaglia, già pratico di coppe e di campioni. Il nome che circolava con maggiore insistenza, e che continua a circolare, era quello di Conte, che non ha ancora garantito la sua permanenza al Napoli. Tudor era considerato solamente un traghettatore, ma in tre settimane ha dato qualche scossetta all’ago della bilancia, spostandolo dalla sua parte, anche se chiaramente Giuntoli continua a tenere d’occhio i big della panchina, in Italia e all’estero.

 

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Alla squadra, in ogni caso, i metodi del croato stanno piacendo, anche perché lui ha modificato i suoi comportamenti abituali: continua a rimanere uno molto diretto nei rapporti e che le cose le dice in faccia senza troppi giri di parole, ma ha capito che alla Juve avrebbe dovuto smussare certi angoli e spianare certe ruvidezze caratteriali e anche lessicali.

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