WADA, FACCE RIDE! - L'AGENZIA MONDIALE ANTIDOPING, TRAVOLTA DAGLI SCANDALI E CRITICATA PER GLI ELEVATISSIMI COSTI DI GESTIONE E L’INEFFICIENZA, CERCA DI RIPRISTINARE LA SUA CREDIBILITÀ ANDANDO A CACCIA DI DOPATI TRA LE...CHEERLEADER, NELLA DANZA SUL PALO, NEL SALTO CON LA CORDA E NELLA LOTTA UZBEKA - LA "WORLD ANTI-DOPING AGENCY" OBBLIGHERÀ LE FEDERAZIONI INTERNAZIONALI A INVESTIRE IL 15% DEI SUOI FONDI SANITARI PER…

Estratto dell'articolo di Marco Bonarrigo per il "Corriere della Sera"

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Anche le cheerleader nel loro piccolo si dopano. Ne è certa la World Anti-Doping Agency (Wada) che dal primo gennaio obbligherà la loro federazione internazionale (esiste, si chiama Ifc) a investire il 15% dei suoi fondi sanitari nella (costosa) ricerca di Epo e ormone della crescita tra atlete. […]

Stessa richiesta — il protocollo si chiama Tdssa v10.0 — alle organizzazioni internazionali che gestiscono la danza sul palo (Ifc), il salto con la corda (Ipsf) e la lotta uzbeka (Uww). Tirano un sospiro di sollievo, per ora, gli agonisti di giochi elettronici, biliardino e bocce sottoposti solo a controlli tradizionali su steroidi, stimolanti e narcotici.

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Allargando i tentacoli in discipline al limite dell’avanspettacolo, la Wada tenta di ripristinare la sua credibilità andando a caccia di nuovi bari, reduce da un anno disastroso dal punto di vista dell’immagine e dei risultati ottenuti. Nel 2024 sull’ente presieduto da Witold Banka (ex atleta ed ex ministro dello Sport polacco) si è abbattuto prima di tutto lo scandalo dei 23 nuotatori cinesi positivi alla tizanidina nel 2021 e assolti dopo un’inchiesta farlocca da parte delle autorità nazionali cinesi senza che Wada battesse ciglio.

[…] Assolti i cinesi con una formula surreale (qualcuno avrebbe contaminato con la sostanza le stoviglie dell’albergo dove erano in raduno), l’agenzia si è scagliata contro Jannik Sinner con motivazioni giuridiche al momento incomprensibili anche ai più esperti, considerati i precedenti nei casi simili.

il caso dei nuotatori cinesi trovati positivi ma assolti dalla wada

A mettere in crisi Wada (oltre ai suoi elevatissimi costi di gestione) è l’inefficienza rispetto alle agenzie indipendenti al servizio delle varie federazioni. In soli dieci anni di lavoro, per esempio, l’Athletics Integrity Unit (Aiu) ha già incastrato con istruttorie in alcuni casi esemplari per intelligenza investigativa oltre 800 specialisti dell’atletica leggera, in ogni nazione o specialità e surclassando la casa madre ormai specializzata nell’organizzare convegni e panel. […]

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