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    CI MANCAVA LO 'SPYGATE' AI MONDIALI FEMMINILI - ALLA VIGILIA DELLA SEMIFINALE USA-INGHILTERRA, ESPLODE UN CASO DI SPIONAGGIO - ALCUNI MEMBRI DELLO STAFF DEGLI STATI UNITI (CHE NON INDOSSAVANO DIVISE UFFICIALI) TROVATI NELL'HOTEL CHE OSPITA LA NAZIONALE INGLESE. A SCOPRIRNE LA PRESENZA NON GRADITA, IL MANAGER INGLESE PHIL NEVILLE: ECCO COME E’ FINITA - L'ITALDONNE CONVOCATA DA MATTARELLA AL QUIRINALE


     
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    Roberto Avantaggiato per “il Messaggero”

     

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    Convocate al Quirinale, per chiudere il cerchio. Quello della consacrazione di un movimento che al Mondiale in Francia ha fatto innamorare l'Italia e gli italiani. La Nazionale femminile di calcio, dopodomani sarà ricevuta al Colle dal presidente Mattarella, che ha chiamato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, per una convocazione, particolarmente prestigiosa per le ragazze azzurre, rientrate domenica sera e che già ieri erano a godersi le meritate vacanze, tra selfie e strette di mano. Il ricevimento avverrà subito dopo che si saranno giocate le due semifinali del mondiale, in programma stasera e domani sera. Gli Stati Uniti sfideranno l'Inghilterra (alle 21 a Lione), mentre saranno Olanda e Svezia domani a Nizza a contendersi l'altro accesso alla finale.

     

    PRESENZE INDEBITE

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    La vigilia della gara di questa sera (diretta su Sky Sport Mondiali e Rai Sport 1) è caratterizzata da un caso di spionaggio, dopo che alcuni membri dello staff degli Stati Uniti (che non indossavano divise ufficiali) sono stati trovati a girare nell'area riservata alle inglesi, nell'hotel che ospita la nazionale. A scoprirne la presenza non gradita, il manager inglese Phil Neville, che ha subito chiesto agli intrusi di allontanarsi dall'area dove si svolgono i meeting della squadra.

     

    «Non è niente di preoccupante, ma è qualcosa che vorrei che non accadesse», ha poi provato a smorzare la polemica Neville. Le americane si sono poi giustificate, sostenendo che la presenza nell'hotel era un semplice sopralluogo, visto che la struttura di Lione ospiterà la finalista che uscirà da questo confronto, che propone il miglior attacco del torneo (21 reti) contro con la miglior difesa (appena un gol subito).

     

    rapinoe rapinoe

    Gli Usa sono nettamente favorite, sia perché l'unico precedente è stato un netto 3-0 per gli Usa, e sia perché il movimento calcistico statunitense è attualmente il migliore al mondo, grazie a un professionismo ormai radicato (le ragazze stanno vincendo una vertenza per l'adeguamento dei premi a quelli elargiti dai maschi). A proposito di professionismo, anche il numero del Coni, Giovanni Malagò, ne ha parlato ieri mattina a Radio Anch'io Sport su Radio1el calcio femminile «è un tema che mi appassiona e di cui in questo momento si parla tantissimo. Non trovo giusto che tutto questo sia esploso adesso per il risultato delle ragazze del calcio. Bisogna individuare la soglia vera fra sport dilettantistico e professionistico».

     

     

     

    USA-INGHILTERRA

    Da www.ilsussidiario.net

     

     

    Megan Rapinoe Megan Rapinoe

    Lo spettacolo del campionato mondiale di calcio femminile 2019 entra nel vivo. Dalle 21:00 di oggi, la sfida fra la nazionale inglese e quella americana, due fra le formazioni che senza dubbio hanno mostrato il più bel calcio nel torneo che sta per volgere alla conclusione. Sia l’Inghilterra che gli Stati Uniti non hanno mai perso, e di conseguenza si affrontano l’un l’altra da imbattute. Dopo che gli Usa hanno battuto la Francia ai quarti, sono però giunte accuse di “arroganza” nei confronti delle calciatrici a stelle e strisce, accusa però rimandate al mittente dalla giocatrice Christian Press, che ha spiegato: «Non credo che la nostra squadra sia arrogante, penso che il nostro team sia fiducioso e rispettoso dei nostri avversari».

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    In attesa del match è emersa una sorta di spy story, definita “spygate” a seguito di alcuni membri del team Usa scoperti mentre controllavano l’hotel dove alloggiano appunto le britanniche in quel di Lione. «Non è un qualcosa che noi faremmo – ha commentato il ct delle inglesi, Neville – mandare qualcuno in un altro hotel della squadra, ma questo è il loro problema». Jill Ellis, ct degli Usa, ha comunque rimandato al mittente le accuse: «Non ha nulla a che vedere con noi». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

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