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1. CDA RAI, FUORTES RESTA AL TIMONE. PREACCORDO SULLA NUOVA SEDE DI MILANO
Estratto dell’articolo di Antonella Baccaro per www.corriere.it
Si chiude con l’approvazione unanime del bilancio 2022 e di un preaccordo per insediare la nuova sede Rai di Milano nel «Campus Gattamelata», il consiglio di amministrazione dell’emittente pubblica guidata da Carlo Fuortes.
Che, come previsto, non si è dimesso, bollando come illazioni quelle circolate intorno al suo addio e limitandosi a comunicare ai consiglieri che glielo avevano chiesto, che presto andrà a presentare il bilancio, chiusosi in pareggio, alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
CAMPUS GATTAMELATA RAI MILANO
Potrebbe essere quello il momento in cui si profilerà l’accordo per le sue dimissioni e per la promessa di un futuro incarico, probabilmente come sovrintendente al Teatro San Carlo di Napoli.
Ma il condizionale è d’obbligo per più motivi. Il primo riguarda i tempi di questa operazione, che richiederebbe la rimozione dell’attuale sovrintendente Stephan Lissner, con un decreto che fisserebbe l’età massima per i sovrintendenti a 70 anni, età superata da Lissner. Sennonché il decreto è di là da venire e nel frattempo sarà difficile che Fuortes molli.
stephane lissner a bfm tv francese 8
Il cda di oggi ha fornito ulteriori motivazioni per pensare che l’ad non consideri la partita chiusa. L’approvazione della nuova sede Rai di Milano, compresa nel Piano immobiliare, è una mossa che gratifica tanto la Lega, quanto il sindaco di Milano, Beppe Sala. Entrambi finora considerati suoi avversari, la prima circa la sua ulteriore permanenza in Rai, il secondo, con riguardo a una sua eventuale successione alla guida della Scala. Insomma Fuortes continua a giocare tutte le sue carte. […]
2. RAI, È STALLO SUL NUOVO AD: FUORTES ANCORA IN SELLA. SALVINI E GIANNI LETTA COMPLICANO IL PIANO DI MELONI
Estratto dell’articolo di Giovanna Vitale per www.repubblica.it
GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI - BY EDOARDO BARALDI
Si complicano i piani di Giorgia Meloni sulla Rai. Complice la rivalità di Matteo Salvini, deciso a rendere la vita sempre più difficile alla premier, quello che avrebbe dovuto essere l'ultimo atto dell'era Fuortes - il varo del bilancio 2022 e dell'accordo con la Fondazione Fiera Milano per spostare il centro di produzione al Portello - potrebbe rivelarsi un semplice step gestionale dell'amministratore delegato insediato due anni fa dal governo Draghi.
L'accordo raggiunto ai primi di marzo con la presidente del Consiglio prevedeva difatti l'uscita anticipata da Viale Mazzini subito dopo il Cda del 20 aprile, in cambio di un altro incarico altrettanto prestigioso. Senonché […] le cose si sono ingarbugliate al punto che l'avvicendamento al vertice della tv pubblica, sognato da Meloni in tempo per confezionare i nuovi palinsesti autunnali, potrebbe slittare a data da destinarsi.
stephane lissner
Con gran soddisfazione del segretario della Lega, convinto (insieme a Forza Italia) che l'inquilina di Palazzo Chigi voglia replicare in Rai lo schema già visto sulle nomine nelle partecipate di Stato: le poltrone migliori a FdI, le briciole agli alleati.
[…] Pure il trasferimento al San Carlo di Napoli sta incontrando ostacoli inaspettati. L'idea del governo era varare un decreto ad hoc per estendere la legge Madia anche ai sovrintendenti stranieri, finora valido solo per gli italiani […]. Escamotage che […] avrebbe provocato l'immediata decadenza di Stéphane Lissner, dal momento che l'attuale direttore del San Carlo ha appena compiuto 70 anni e percepisce già una pensione in Francia. Dunque, sarebbe stato sostituito con Fuortes, nonostante gli manchi ancora un biennio alla scadenza del mandato.
carlo fuortes accetta di diventare ad di teleminkia vivarai2
Appena trapelata la notizia, il francese ha però preso carta e penna e scritto una lettera di fuoco ai soci fondatori del Teatro partenopeo […] per avvertirli di aver ingaggiato un pool di avvocati, pronto a tutelarsi "attraverso segnalazioni ad ogni autorità competente […]. Con tanto di stoccata finale indirizzata al successore: "Immagino che nessun candidato al ruolo di sovrintendente voglia assumere la responsabilità della gestione del Teatro a esito di una manovra illegittima e discriminatoria".
[…] Da qui la frenata dell'ad Rai. Deciso a strappare garanzie più solide di una semplice promessa. Perciò alla vigilia del Cda avrebbe fatto sapere a chi dovere […] che il passo indietro ci sarà solo dopo la conversione in legge del fatidico decreto. "Ma questo vorrebbe dire arrivare, se va bene, a luglio", masticano amaro i meloniani.
meloni salvini
Mentre la presentazione dei palinsesti, necessari per realizzare la "rivoluzione conservatrice" auspicata da FdI […], è in calendario per fine giugno. […] Niente da fare, tutto è tornato per aria. Anche per volere di Salvini e di Gianni Letta, che dello stallo intendono approfittare per arginare il partito di Meloni, da un paio d'anni estromesso da tutti gli organismi di gestione.
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bruno vespa e carlo fuortes vignetta by macondo