Candida Morvillo per il Corriere della Sera
serena williams
In difesa della tutina da catwoman sfoggiata da Serena Williams all' ultimo Roland Garros, e poi censurata dall' organizzazione, si è scomodato pure l' ex presidente dell' Iran Mahmoud Ahmadinejad, uno che nel suo Paese aveva riformato ma non abolito l' hijab, l' abbigliamento islamico. Due giorni fa, ha fatto un tweet chiedendo: «Perché #FrenchOpen non rispetta @serenawilliams? Sfortunatamente alcune persone in tutti i Paesi, incluso il mio, non hanno mai capito il vero significato della libertà».
La tutina che fa discutere è una specie di costume da supereroe nero e aderente. L' ex numero uno del tennis l' ha indossata, facendo storcere il naso al presidente della Federtennis transalpina Bernard Giudicelli, che poi, in un' intervista a Tennis Magazine, ha detto: «Dobbiamo rispettare il luogo e il gioco.
serena williams
Credo che si sia andati troppo oltre: certe tenute come l' ultima della Williams non saranno più consentite».
Parigi non è Wimbledon, dove ancora si è ammessi in campo solo in completino bianco, ma nessuno ha capito cosa avesse di inappropriato la tuta stile Black Panther in cui si è infilata Serena. La quale, da parte sua, non è stata neanche a polemizzare.
Alla conferenza degli Us Open iniziati il 21 agosto, si è anzi giustificata, adducendo motivi di salute: la tutina servirebbe a favorire la circolazione e ridurre il rischio di embolie aumentato dopo la gravidanza e la nascita di Alexis Olympia Ohanian Jr. un anno fa. Di più, l' atleta ha fatto sapere che la prossima volta userà la gonna con sotto le calze elastiche.
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L' occasione, però, era troppo ghiotta per non essere cavalcata dallo sponsor dell' atleta. Quattro giorni fa, la Nike ha postato un bianco e nero di Serena in campo con la tutina incriminata, la racchetta alzata, dopo uno dei suoi colpi. La tuta scolpisce ogni muscolo e la potenza di Serena guizza anche nella fissità della fotografia. La scritta recita: «You can take the superhero out of her costume, but you can never take away her superpowers» (puoi togliere a un supereroe la sua tuta, ma non puoi portargli via i superpoteri). È stato sufficiente a riaprire il caso, fin lì passato quasi in sordina.
Mentre Serena scendeva in campo agli Us Open in tutù nero con gonna di tulle, i social si sono scatenati. C' è chi ha lanciato l' hasthag #BoycottFrenchOpen, con tanto di elenco dei corporate partners, così, tanto per invitarli a tagliare le sponsorizzazioni. C' è chi ha pubblicato l' indirizzo email di Giudicelli auspicando un' operazione mondiale di mail bombing.
AHMADINEJAD
C' è chi ha accusato il censore di prendersela con Serena perché è nera (lei, non la tutina) e chi lo ha accusato di sessismo, perché vietare quella mise significa favorire gonne che scoprono le gambe e il Lato B. C' è chi si è ricordato di Anne White sul campo di Wimbledon, anno 1985, inguainata in una tutina assai simile, ma bianca. Allora, però, almeno s' era lamentata l' avversaria, Pam Shriver, che perse il match, accusò White d' averla distratta con l' abbigliamento eccentrico e chiese ai responsabili del torneo di vietare la tenuta.
fognini
Al Roland Garros, invece, s' è lamentato solo Giudicelli.
Insomma, molto rumore per poco. E, in fondo, forse, la vera notizia è che Ahmadinejad ha ufficialmente avviato un' operazione simpatia, magari in vista delle elezioni del 2020. Al momento in cui scriviamo, il suo ultimo tweet contro Donald Trump ha collezionato 229 like: niente al confronto dei 6.318 cuoricini tributati a quello pro Serena Williams.
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