paolo crepet
“Lavoravo con l’Oms ai tempi dell’Aids. Si diceva di usare il preservativo e il buonsenso. Alcuni l’hanno fatto e altri no. Da un certo punto di vista la mascherina è come il preservativo, da un punto di vista sanitario”. Lo dice lo psichiatra Paolo Crepet a La Zanzara su Radio 24 parlando di sesso e coronavirus.
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“Non si dovrebbe andare a prostituite – dice Crepet – direi proprio di no. Direi a chi ci va di fare un piccolo sabbatico. Questo è il mio consiglio”. “Stanno proibendo i matrimoni – continua - e non vedo perchè non proibire le orge.
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Sarebbe un Paese strano quello che dice matrimonio no, con la banda, il nonno che piange, eccetera, invece l’orgia sì perché è sana. Il buonsenso mi porta a pensare che se troppe persone in un matrimonio è un pericolo, pensate all’orgia. Quello è un contagio sicuro. La storia è piena di queste cose, la sifilide venen così”.
I locali per scambisti e incontri andrebbero chiusi?: “Sì, certo. Si chiudono da soli. Ai tempi dell’Aids c’erano luoghi dove si andava a cercare il rischio. Essere intubati è una figata? Sono due pesti diverse, come Ebola, la spagnola”. Se incontrassi una persona che ti piace in un bar la baceresti?: “No. A mia figlia che ha 27 anni direi: evita di baciare uno sconosciuto, così bisognerebbe fare"
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