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    STAPPATE LA CARTA DI CREDITO: ONLINE PARTE L’ASTA DI DOM PERIGNON - BASE D’ASTA: 36 MILA EURO PER CINQUE LOTTI UNICI E DA COLLEZIONE DI BOTTIGLIE SPECIALI - LA PREGIATA COLLEZIONE SI CHIAMA “MALLE PLENITUDE” ED È STATA SELEZIONATA DALLO CHEF RICHARD GEOFFROY


     
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    Cristiana Lauro per Dagospia

    Dom Perignon Dom Perignon

     

    Parte con una base d’asta di 36.000 euro la vendita online di cinque lotti unici e da collezione di bottiglie speciali di Dom Perignon Vintage, P2 e P3. Percorso in tre fasi evolutive di uno dei più grandi champagne della storia. Un’operazione di marketing per ricchi collezionisti o, semplicemente, ricchi bevitori. Può sembrare scandaloso, ma in realtà, relativamente al livello e al valore commerciale di quelle bottiglie, la cifra di 36.000 euro non è alta. Infatti è solo la base d’asta.

     

    Dom Perignon Dom Perignon

    La pregiata collezione si chiama Malle Plenitude ed è stata selezionata da Richard Geoffroy, lo chef de cave della maison, uno che anche in annate impossibili come la 2003 - vendemmiata a 40 gradi, temperatura eccessiva non indicata per le uve, soprattutto della fredda Champagne  - riesce a tirare fuori vini buoni.

     

    L’annata conta, determina, ma nello champagne e nel metodo classico (il nome che ha da noi lo stesso sistema di rifermentazione dei lieviti, quindi la presa di spuma, utilizzato ad esempio in Franciacorta) è importante il dégormant, in italiano “sboccatura”. Quanto sentite parlare di “anni sui lieviti” significa prima della sboccatura.

     

    Richard Geoffroy - Chef de Cave di Dom Perignon Richard Geoffroy - Chef de Cave di Dom Perignon

    Dalla sboccatura in poi quella bottiglia avrà un processo di ossidazione più rapido. Quindi occhio alla data di sboccatura che, purtroppo, non tutti indicano in etichetta. Più è indietro l’anno di sboccatura, più è facile che il vino presenta segnali evolutivi, sin dal colore. L’evoluzione va bene fino a quando non svela eccessive pesantezze ossidative che compromettono piacevolezza e bevibilità.

     

    L’assortimento scelto da Geoffroy ripercorre 37 anni di storia. Le ho provate quasi tutte nel corso degli anni. Direi che i migliori millesimi di Dom Perignon fin qui usciti sul mercato sono: ‘69, ‘75, ‘83. ’88, ’90, ’92, ’96 e 2002. Impossibile potersi permettere l’acquisto online di uno dei lotti da 23 bottiglie di annate miste. Ma se siete appassionati e sognate di acquistarne una da qualche parte, ricordatevi delle annate che vi ho suggerito.   

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