1. UN RICCO AFFARE DA DUE MILIARDI E QUEL FANTASMA CHE INCOMBE: LA SUPERLEGA
CHAMPIONS LEAGUE
Carlos Passerini per il “Corriere della Sera”
Vincere per guadagnare, guadagnare per vincere. È la Champions, bellezza, il torneo più ricco al mondo, un colossale affare da due miliardi di euro. Un montepremi da capogiro che la Uefa ha sensibilmente alzato per il triennio 2021-2024 con l'obiettivo dichiarato di contrastare i progetti di Superlega. Basterà? Una cosa è certa: a gennaio, prima degli ottavi, arriverà la sentenza definitiva della Corte di Giustizia Europea che potrebbe stravolgere la governance del calcio dei prossimi decenni, nel caso in cui i giudici lussemburghesi dessero ragione a Real Madrid, Barcellona e Juventus.
superlega
Lo scenario è tutto da scrivere: i tre club ribelli hanno portato in giudizio Uefa e Fifa per presunto monopolio illegale nell'organizzazione delle competizioni internazionali, intanto però puntano alla vittoria del trofeo 2022/23, come il Real ha già fatto a maggio. Insomma: la Champions si gioca dentro il campo e fuori. Madrid, Barça e Juve sono peraltro tre fra le squadre che hanno speso di più in questo calciomercato: rispettivamente 80, 150 e 100 milioni. Alla faccia della crisi post Covid. Ma la Champions è un'ossessione per tutti e la regola è chiara: spendere per vincere, vincere per spendere.
ancelotti champions
Significativo un dato: la spesa complessiva dei 32 club è di 2 miliardi di euro fra acquisti, riscatti e prestiti, quindi pareggia esattamente l'incasso potenziale. Davanti a tutti c'è il Chelsea del neo proprietario Todd Boehly, che ha investito oltre 200 milioni per Cucurella, Sterling e Koulibaly. Sul podio dei big spender, come si definiscono in finanza, Barcellona con 150 milioni e Bayern con 140.
Giù dal podio il Manchester City, fermatosi a 121. La verità è che Guardiola, per la coppa dalle grandi orecchie ha un'ossessione come nessun altro, i soldi li ha investiti anche negli anni passati. Senza peraltro riuscire mai a vincere. Detto dei 100 milioni messi sul piatto dalla Juventus, ecco che il Milan s' è fermato a 40 (quasi tutti per De Ketelaere) come l'Inter, mentre il Napoli è a 70. Per tutte, che dalla partecipazione ai gironi hanno già incassato circa 40 milioni, il primo obiettivo è sbarcare almeno agli ottavi, che valgono altri 9,6 milioni.
Aleksander Ceferin
Si calcola che chi vince può arrivare a circa 150. Una corsa all'oro che scatta oggi da Istanbul, sapendo che dal 2024 partirà la riforma dell'Uefa firmata Ceferin. Più partite, più soldi: la Champions passerà da 32 a 36 squadre, con un gruppo unico e 8 partite, 4 in casa e 4 fuori. Cresceranno i ricavi e quindi anche gli introiti per le squadre: da 2 miliardi complessivi si salirà a oltre 3. Riproponiamo il quesito: basterà a scongiurare la Superlega?
2. SORTEGGI CHAMPIONS: MILAN, JUVE, INTER E NAPOLI, ECCO CHI EVITARE
Paolo Tomaselli per www.corriere.it
sorteggio di champions 1
L’effetto Champions, come l’effetto farfalla? Un battito d’ali dall’altro capo d’Europa (il sorteggio è a Istanbul, che dopo due slittamenti per la pandemia ospiterà la finale il 10 giugno) può scatenare una sorta di uragano da queste parti: negli ultimi due anni lo scudetto lo ha vinto una squadra arrivata quarta ai gironi, quindi nemmeno destinata alla discesa in Europa League e con la mente sgombra da febbraio in poi, prima l’Inter di Conte e quindi il Milan di Pioli.
ATALANTA PSG
Solo un caso? Può darsi, visto che le altre contendenti non sono andate oltre gli ottavi, giocando appena due partite in più. Ma il mutamento del paesaggio — dal Triplete interista del 2010 alle attuali difficoltà di gestire il doppio impegno (passando per le finali juventine del 2015 e del 2017) — è sotto gli occhi di tutti. Mettiamola così: fare meglio e riportare una squadra almeno ai quarti di finale (ultima a riuscirci l’Atalanta nel 2020) non è una missione impossibile, anche se in Champions ci vuole pure una buona dose di fortuna, oltre alla rosa competitiva e profonda.
liverpool inter
Chissà se basterà — tanto per cominciare — un solo sorteggio, stasera in Turchia, perché a dicembre ne servirono due, causa clamoroso errore nell’estrazione. Quindi l’Inter passò dall’Ajax al Liverpool e la Juve dallo Sporting Lisbona al Villarreal, sorpresa dell’ultima edizione visto che ha fatto fuori anche il Bayern. Chissà poi se la sede della finale stavolta «resisterà»: la capitale turca ha rinunciato due volte di fila per il Covid (Lisbona e Porto le sedi sostitutive), mentre l’ultima edizione si doveva giocare a San Pietroburgo, poi sostituita da Parigi a causa dell’invasione russa in Ucraina (motivo per cui non ci sono squadre russe al via).
juventus villarreal
Un cambio sfortunato: come dimenticare il caos assoluto della finale allo Stade De France, iniziata con 36’ di ritardo a causa della pessima gestione della Uefa e della polizia francese, con tanti tifosi inglesi che non sono entrati e lo spray urticante spruzzato anche sui bambini?
La vittoria del Real di Ancelotti sul Liverpool e soprattutto il suo incredibile percorso di rimonte su Psg, Chelsea e City, hanno reso però indimenticabile l’ultima edizione anche per le cose belle. Incertezza assoluta, ritmi forsennati, giocate sublimi: uno sport a cui le big italiane vogliono provare a partecipare, per vedere l’effetto che fa, per misurarsi, mettersi alla prova.
napoli barcellona
E capire se la distanza invece di aumentare ancora, magari si accorcia, possibilmente grazie al salto di qualità di chi in Champions deve ancora dimostrare, per ragioni di curriculum, come Lukaku (che comunque 15 gol in 33 gare li ha segnati), ma soprattutto d’età, Vlahovic, De Ketelaere e Kvaratskhelia, la nuova gioventù dorata del nostro calcio, che si misura con i più forti.
E lo farà fin da subito, perché le grandi sfide sono già dietro l’angolo (6-7 settembre il via) e in due mesi si giocheranno le sei partite del girone. Il Milan è in prima fascia, la Juventus in seconda, Inter e Napoli sono in terza. Ma nessuno è tranquillo. Un esempio? I rossoneri un anno fa erano in quarta fascia e pescarono Liverpool, Atletico e Porto, il girone più duro.
porto milan
Adesso in teoria possono ritrovarsi con Liverpool, Dortmund e Marsiglia. E comunque, in alternativa ai Reds, rischiano di incrociare un avversario tra Chelsea, Barcellona, Atletico e Tottenham. Le avversarie più temibili della terza fascia oltre al Dortmund, sono Benfica e Sporting, che possono capitare anche alla Juve. Allegri, così come Inzaghi e Spalletti, pescherà una avversaria di prima fascia, un’urna che ospita anche Ajax, Porto e Eintracht (detentore dell’Europa League): con un pizzico di fortuna si può sperare di dribblare Real, City, Bayern e Psg. Ma per provare a tornare quelli che eravamo, bisogna pur ricominciare da qualche parte.
Le quattro fasce
sorteggio di champions 5
Prima fascia: Real Madrid, Eintracht, Bayern, Psg, Porto, Milan, Manchester City, Ajax.
Seconda fascia: Liverpool, Chelsea, Barcellona, Juventus, Atletico Madrid, Siviglia, Lipsia, Tottenham.
Terza fascia: Borussia Dortmund, Salisburgo, Shakhtar, Inter, Napoli, Benfica, Sporting Lisbona, Bayer Leverkusen.
Quarta fascia: Olympique Marsiglia, Bruges, Celtic, Viktoria Plzen, Maccabi Haifa, Rangers, Dinamo Zagabria, Copenhagen