DAVIDE CASALEGGIO A LA7
1 - CASALEGGIO ATTACCA: LINEA DISASTROSA
«Penso che l'unica parola possa essere disastrosa». Davide Casaleggio boccia la linea del M5S parlando al Tg di La7. «Rispetto a 5 anni fa, ci sono più persone elette nel M5S fuori dal gruppo che dentro», dice il presidente di Rousseau. Quanto a Di Maio, ritiene che «sia stato costretto in queste ultime settimane a prendere una scelta in direzione diversa».
DEPUTATI E SENATORI PASSATI CON INSIEME PER IL FUTURO
2 - CON IL MINISTRO 61 PARLAMENTARI MA APPENDINO SI SFILA: UN ERRORE
Estratto dell’articolo di Claudio Bozza per il “Corriere della Sera”
Sessantuno parlamentari in meno, d'un colpo. Il giorno dopo il big bang degli scissionisti dimaiani, il Movimento si ritrova con le truppe precisamente dimezzate rispetto ai 333 eletti conquistati grazie allo storico exploit alle Politiche 2018.
Ben 51 deputati e 10 senatori hanno mollato il leader Giuseppe Conte, per passare a Insieme per il futuro e ai nuovi gruppi parlamentari dei fedelissimi del ministro degli Esteri, che, arrivato ai vertici istituzionali dopo una scalata populista, da tempo ha cambiato radicalmente pelle virando verso il campo moderato e della responsabilità.
chiara appendino luigi di maio 4
Questo nuovo profilo, diventato sempre più marcato dopo l'invasione russa, in contrapposizione a quello del ritorno alle origini «duro e puro» di Conte, è stata la chiave decisiva per convincere le truppe a seguire il ministro. E pallottoliere alla mano, in questa diaspora grillina, non sembra nemmeno avere influito lo stop al terzo mandato imposto dal fondatore «Beppe»: dei 61 scissionisti, ben 40 sono al primo mandato.
giuseppe conte chiara appendino
Dopo l'addio annunciato prima al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e poi a favore di telecamere, ieri la nuova creatura politica del ministro ha incassato le adesioni di due eurodeputate: Daniela Rondinelli e Chiara Maria Gemma.
A breve, nonostante i registi dell'operazione neghino una campagna acquisti, potrebbero arrivare anche l'ex ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina e l'ex sottosegretario a Palazzo Chigi Riccardo Fraccaro.
luigi di maio lucia azzolina
Mentre l'ex sindaca di Torino Chiara Appendino, entrata nella girandola dei nomi, chiude di netto: «Di Maio e diversi parlamentari hanno fatto una scelta che non condivido assolutamente, ma che non cancella quanto fatto e vissuto insieme in tutti questi anni. Che, nel bene e nel male, ci ha portato ad essere ciò che siamo». […]
2 - BUFFAGNI ATTACCA: VALUTIAMO SE USCIRE E I VENTI DI CRISI ORA AGITANO I GRILLINI
F. Mal. per “il Messaggero”
I CINQUE STELLE DI POMIGLIANO PASSATI CON INSIEME PER IL FUTURO
La scena è più o meno questa. Ieri, per tutto il giorno, nella sede pentastellata sfilano i parlamentari. «Siamo in riunione permanente» spiegano. All'ingresso o all'uscita i volti degli eletti si assomigliano. Sono tutti stanchi, arruffati, tesi. Qualcuno con i cronisti azzarda una parvenza di vittoria.
«È il giorno della liberazione», il «nostro 25 aprile». Niente di strano. Il mandato ufficiale che trapela è «ora bisogna compattare le truppe». Giuseppe Conte e i vice lo fanno in chiaro. Gli altri no. I virgolettati sono centellinati.
stefano buffagni giuseppe conte
Eppure qualcosa scricchiola. Attorno all'ora di pranzo una porta sbatte con forza. L'ex viceministro Stefano Buffagni, considerato indipendente nelle lotte fratricide grilline, alza i toni.
Ricevuto dal leader 5S dice: «Così non va. Continuano così e viene giù tutto. Ha ragione Beppe, ci biodegradiamo a tempo record». Poi esce furente. Si ferma per una battuta e rincara: «Restare nel governo? Valutiamo vediamo, ci dobbiamo riflettere non vi pare? Secondo me sarà uno dei tanti temi da affrontare».
IL VASO DI PANDORA
meme sulla scissione di luigi di maio dal m5s by societaaperta
È un po' il vaso di Pandora che si scoperchia. L'ordine di scuderia è stato contraddetto, bisogna metterci una pezza. Scendono in campo i big. A stretto giro arrivano le dichiarazioni di Stefano Patuanelli, capodelegazione grillino al governo, e della viceministra Alessandra Todde: la presenza del Movimento nel governo non è in discussione.
Tutto il giorno poi scivolerà via così, tra le parole dei cinquestelle che difendono la linea ufficiale del partito. Addirittura Buffagni nega quanto riportato dai presenti: «Si smentisce categoricamente il virgolettato e la ricostruzione. In un momento come questo il M5s non ha bisogno di malumori creati ad arte e dissapori».
di maio appendino
Eppure a sondare tra i grillini rimasti accanto a Conte, dietro la tranquillità di facciata, c'è già qualche nuova crepa. Chi era contrario a restare nella maggioranza prima lo è ancora di più e ora reclama di essere ascoltato. Nei conciliaboli subito dopo il voto alla Camera sulla risoluzione qualcuno si dice d'accordo con Buffagni ed è pronto a giurare che più d'uno vorrebbe uscire dal governo. I nomi che circolano sono tanti.
Tra questi quelli del tesoriere Claudio Cominardi, del vice-capogruppo al Senato Gianluca Ferrara, dei senatori Gianluca Castaldi, Ettore Licheri. Con loro anche Danilo Toninelli e Andrea Cioffi, duri e puri della prima ora. «Per ora restiamo, poi si vedrà» dice il senatore Alberto Airola.
conte taverna
Del resto, al netto del parere favorevole espresso a Camera e Senato, che sulla questione dell'invio delle armi Kiev vi fosse una parte del M5s pronto a sfilarsi dalla maggioranza non è un segreto. Conte ha fatto fatica a tenere insieme pezzi. E ora è ancora più difficile. In molti avevano creduto allo spauracchio dell'uscita dall'esecutivo sbandierato per settimane. «Molti ci chiedono di uscire» diceva l'avvocato all'indomani della débacle grillina alle elezioni amministrative, assecondando il canale aperto da Paola Taverna che, intervistata dal Fatto quotidiano, aveva già avvertito: «Il governo? Non si resta a ogni costo».
IL FRONTE
meme sulla scissione di luigi di maio dal m5s 1
Non solo il fronte governativo. La calma ostentata in queste ore a Campo Marzio è anche dettata dal tentativo di evitare nuove emorragie. Conte vuole ragionare bene sulle prossime mosse. Un passo sbagliato e altri potrebbero abbandonare i cinquestelle per ricongiungersi a Luigi Di Maio. Anche diversi big secondo le voci che corrono rapide a Montecitorio. Circolano insistentemente ad esempio i nomi degli ex ministri Lucia Azzolina e Alfonso Bonafede. Così come quello dell'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro. «O Conte tira fuori un progetto o io non ci sto» il mood. In pratica l'avvocato è stretto tra due fuochi. Da un lato gli anti-Draghi, delusi e pronti a tornare alla carica. Dall'altro gli scontenti della gestione interna, delusi e pronti ad andarsene.
mario turco giuseppe conte paola taverna