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    UNA SERIE A STILE PREMIER LEAGUE – STOP AL MERCATO PRIMA DELL’INIZIO DEL CAMPIONATO E IN CAMPO ANCHE IL 26 DICEMBRE, LA SVOLTA’ DI MALAGO’ – “IL RAPPORTO CON INFRONT DOVRÀ DECRESCERE” - MICCICHÈ SARÀ IL PRESIDENTE DELLA LEGA – IL FATTORE LOTITO CHE SPINGE A FARE IL CONSIGLIERE FEDERALE


     
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    Marco Iaria per la Gazzetta dello Sport

     

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    Gaetano Miccichè sarà il nuovo presidente della Lega Serie A. La sua elezione avverrà nell' assemblea del 19 marzo ma l' investitura di fatto è già arrivata ieri, al termine dell' incontro informale (il secondo) tra il commissario Giovanni Malagò e le società. L' indicazione di qualche giorno fa da parte di Malagò ha ottenuto un «consenso unanime, messo a verbale» dai 20 club di A.

     

    La nomina di Miccichè, comunque, diventerà effettiva solo una volta che sarà completato il consiglio di Lega con la nomina dell' amministratore delegato, del consigliere indipendente e dei quattro rappresentanti delle società. Finché la governance della Serie A non verrà ripristinata (compresi i due consiglieri federali) resteranno in sella Malagò e i suoi vice Nicoletti e Corradi. Ieri, infatti, c' è stata un' accelerazione decisiva sul presidente ma si è anche deciso di prendersi tutto il tempo necessario per le altre cariche.

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    DOSSIER A.D. Non è escluso che si trovi un accordo per i consiglieri in vista dell' assemblea del 19 marzo ma è probabile che il pacchetto delle nomine slitti di qualche settimana, dopo che verrà definito l' iter di assegnazione dei diritti tv: il 25 marzo è atteso il responso dell' Antitrust sull' offerta di Mediapro, che in caso di ok avrà due settimane di tempo per fornire le garanzie finanziarie alla Lega. L' esito della madre di tutte le partite, quella relativa appunto ai soldi delle televisioni, inciderà necessariamente sulla scelta dell' a.d., che è ancora in alto mare. Malagò si è mosso molto nei giorni scorsi: ha contattato Paolo Dal Pino, Tom Mockridge e Stefano Domenicali, ma tutti e tre si sono dichiarati indisponibili. Riproposto il nome di Marzio Perrelli di Hsbc che non ha riscosso particolari consensi.

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    Dopo la rinuncia a Tebas, restano in pista le altre due candidature individuate dalla commissione preposta: Sami Kahale e Luigi De Siervo. Su quest' ultimo, a.d. di Infront, c' era stato il veto di Malagò, che aveva evocato un conflitto d' interessi anche alla luce di un contenzioso da 8 milioni tra Infront e Lega. Ieri il commissario ha fatto un' apertura, alla luce dei tempi più dilatati per la scelta: «Forse De Siervo potrebbe rientrare in pista, comunque il mio pensiero che è il rapporto della Lega con l' advisor Infront dovrebbe andare a decrescere al prossimo giro di commercializzazione dei diritti tv». Parole che suonano come una pietra tombale sulla partnership, visto che diversi club la pensano come Malagò: il contratto con Infront scade nel 2021 e potrebbe non essere rinnovato.

     

    FATTORE LOTITO Ieri si è cominciato a parlare dei consiglieri. Per la poltrona da indipendente, dopo aver fatto i nomi di Letizia Moratti e Maurizio Casasco, Malagò ha aggiunto quello di Diana Bianchedi. Ma la lotta è sui posti riservati alle società. Dibattito aperto. Ieri c' era anche Claudio Lotito, appena eletto senatore di Forza Italia. Il commissario gli ha fatto capire chiaramente che una sua nomina a consigliere federale sarebbe inopportuna, visto il nuovo ruolo politico.

     

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    Ma il patron della Lazio la pensa diversamente e non l' ha nascosto. Toni pacati, comunque. Alla fine in Federcalcio potrebbero andare Beppe Marotta (Juventus) e Luca Percassi (Atalanta), ma occhio anche a Umberto Gandini (Roma). Lotito potrebbe trovare posto in consiglio di Lega, dove sono in corsa i rappresentanti di Inter, Milan, Sampdoria, Cagliari, Torino, Udinese.

     

    STATUTO Il decisionismo di Malagò non è passato inosservato. Qualche malumore c' è stato ma c' è anche chi è rimasto positivamente impressionato dal «colpo da maestro» del commissario che pescando il nome di Miccichè è riuscito a costruire una convergenza sul presidente dopo mesi e mesi di tentativi falliti da parte dei club. Il presidente di Banca Imi ha messo tutti d' accordo.

     

    Non poteva essere altrimenti, considerati il suo background e il suo peso specifico nella finanza. Per superare la presunta incompatibilità col suo incarico di consigliere Rcs verrà corretto lo statuto della Lega, che andrà anche adeguato entro il 19 marzo ai principi informatori del Coni, con il recepimento della maggioranza semplice a partire dalla terza votazione.

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    Prossimo appuntamento, dunque, il 19. Successivamente ci sarà un' assemblea di Lega a Roma per incontrare il capo della Polizia Gabrielli: si parlerà di stadi e sicurezza.

     

    2. SI’ AL MERCATO RIDOTTO

    Carlo Laudisa per La Gazzetta dello Sport

     

    Via alla cura dimagrante per il mercato. Dalla prossima estate addio alla fatidica data del 31 agosto: ieri in via Rosellini i presidenti di serie A hanno scelto di anticipare lo stop alle contrattazioni al 18 agosto, vale a dire il giorno prima dell' inizio del campionato. Allo stesso modo scompare la deadline invernale del 31 gennaio: i trasferimenti saranno possibili, infatti, solo sino al 18, anche in questo caso vigilia della ripresa della serie A dopo la sosta invernale.

     

    Tempi Tecnici Il pronunciamento di ieri sera in Lega è avvenuto in un contesto assolutamente informale. È il motivo per cui sarà cura del commissario Malagò ottenere gli assensi formali indispensabili per un cambiamento di questo tipo. La mossa era nell' aria da mesi, visto che in tanti si erano spesi per questa soluzione. Addirittura lo scorso autunno era stata ipotizzata anche la data del 31 luglio per lo stop estivo. In particolare il 13 novembre, in occasione della premiazione come Manager Sportivo dell' anno l' a.d. della Juve Beppe Marotta aveva indicato quella data a nome dell' associazione dei direttori sportivi italiani.

     

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    Ritardi Poi la querelle politica sui temi della governance e dei diritti tv avevano fatto calare il silenzio su questo argomento.

    Ora che Malagò ha dato nuovo impulso al dialogo tra le 20 di serie A, è tornato d' attualità un argomento che sta caro a tutti.

     

    Riflessioni La decisione della Premier di chiudere il mercato il 9 agosto evidentemente ha indotto a fare nuove considerazioni. Non valeva la pena chiudere i battenti prima del ricchissimo campionato inglese: così l' idea di fermarsi subito dopo Ferragosto ha preso facilmente il sopravvento.

     

    Clausole e Prestiti Aggiungiamoci la cautela delle società che hanno in essere dei contratti con delle clausole che scadono a metà luglio (vedi l' Inter con Icardi): anche a loro fa comodo avere più tempo a disposizione nel caso in cui il proprio tesserato decidesse di andar via entro i termini. Allo stesso tempo i giorni in più permettono ai club della massima serie di trovare con più calma una sistemazione per i giovani che hanno bisogno di fare un' esperienza in una categoria inferiore.

     

    Paragoni Questo parziale ritorno al passato viene incontro ad un coro di richieste che da tempo invoca una normalizzazione del mercato. Dal 1995 in poi il boom dei cambi di maglia ha prodotto delle evidenti esasperazioni. A cominciare dall' effetto-bulimia. Questo passo indietro, in realtà, appare un progresso. Per ridare un volto umano anche al mercato.

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