hotel select via del tritone
Estratto dell'articolo di Luca Bernini Zeppa per “il Messaggero”
(...) La Roma che non sai di Fabio Isman è molto di più di una raccolta di episodi (per quanto insoliti), di una rassegna di luoghi, di una collezione di nomi o di date.
È invece un vero e proprio viaggio nel tempo, nello spazio e nella vita della città. Scorre fitta nel libro la vicenda dell'Urbe, raccontata partendo da una lista di storie che sempre portano altrove, a scoprire in primis l'intreccio sotterraneo di uomini che di questa vicenda sono parte: imperatori e pontefici, santi e libertini, imprenditori e tribuni della plebe, dittatori e architetti, artisti, scrittori, nobili e popolani, anarchici ed eserciti.
palazzo il messaggero via del tritone
Roma delle loro gesta mortali è il teatro eterno, che nei secoli a tutto sopravvive e di (quasi) tutto conserva una traccia: dalla casa privata dell'imperatore Traiano, cui si accede calandosi per 10 metri da un anonimo tombino sull'Aventino, ai grattacieli ai piedi dell'Aracoeli che nel IV secolo a.C. facevano assomigliare Roma all'odierna New York.
Scriveva il critico letterario Emilio Cecchi, «le città camminano con gli uomini, e non possono fermarsi» e niente nel tempo si ferma meno di Roma: monasteri che diventano caserme, ville nobiliari oggi cliniche di lusso, torri che si trasformano in teatri e poi in fontane, hotel che mutano in redazioni (è proprio il caso del Select in via del Tritone, dal 1920 sede de "Il Messaggero"), chiese che diventano teatri (il Sistina) o vengono abbattute per garantire al Kaiser alloggiato al Quirinale una vista consona al rango.
san girolamo leonardo
C'è l'unica opera rimasta di Leonardo da Vinci, il San Girolamo, rinvenuta nel 1800 tagliata in due e usata da tavolino e da copripanca. Tutto può succedere, nella Città Eterna, dove oggi si cammina 7 metri sopra l'antico calpestio della Roma imperiale e sui suoi tetti restano 26 sirene antiaeree inattive residuate dalla Seconda Guerra Mondiale. Nel libro c'è spazio anche per le perdite dolorose e i cambiamenti che rimodellano la città per come è oggi, dalla distruzione del quartiere che ospita via della Conciliazione fino all'Eugenio (più conosciuto come Gra), e per opere progettate e mai eseguite come l'Eternale (Mole Littoria) o il gigantesco Ercole vincitore con le sembianze del Duce che avrebbe dovuto salutare romanamente la città dall'alto di Monte Mario.
QUADRI E SCULTURE
casa di traiano nascosta sotto un tombino all aventino
Fabio Isman, per quasi 40 anni firma de Il Messaggero, illustra gli infiniti rimandi che si intrecciano in questo libro con la competenza che discende da studio ed esperienza sul campo. Profondo conoscitore degli itinerari delle opere d'arte, inframezza le sue storie con il continuo sparire e ricomparire di quadri, sculture, dipinti, fregi, edifici smontati e ricostruiti, un traffico continuo di cui riusciamo a percepire nei secoli l'effetto vertiginoso. La Roma che non sai riesce così ad attirare lo sguardo e il pensiero del lettore nelle mille vite che la animano e al tempo stesso gli regala uno sguardo nuovo su quei dettagli di eternità che, distrattamente, ogni giorno passano davanti ai suoi occhi. L'autore lo presenterà domani, martedì 13 giugno, alle ore 18, presso l'Associazione Civita (Piazza Venezia 11, Roma), dialogando con la direttrice dei Musei Vaticani Barbara Jatta.
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