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«In realtà mi sento a disagio». Dopo settimane trascorse a ridere della forma e delle dimensioni del pene di Trump, Stormy Daniels fa un passo indietro e, in qualche modo pentita delle sue rivelazioni, ha detto alla giornalista Liz Hayes di Channel 9 Australia: «In un certo senso è come se avessi fatto body shaming».
Nel suo libro 'Full Disclosure' la pornostar ha descritto il pene di Donald Trump "più piccolo della media", paragonandolo a Toad, un personaggio con la testa da fungo di Super Mario. «Sa di avere un pene insolito.
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È come un grosso fungo, un fungo velenoso. Ero sdraiata lì, infastidita dal fatto che stavo avendo un rapporto sessuale con una persona con il pube da Yeti e i genitali come il fungo di Mario Kart. Potrebbe essere stato il sesso meno impressionante che abbia mai fatto, ma chiaramente lui non ha condiviso questa opinione».
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Ma adesso Stormy sembra essersi pentita di questa impietosa descrizione «ora che il libro è uscito e le persone stanno leggendo quei particolari». Infine ha aggiunto: «Ero arrabbiata quando ho preso in giro Trump, ma ora mi sento in conflitto. Non volevo ferirlo. La mia intenzione era che le persone smettessero di farmi del male».
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