milano sala
a cura di GLUCK per Dagospia
“Adesso la lampeda me par un alber de Natal sfrondà”, commenta stupito (e indignato) il vecchio socio del clubbino di via degli Omenoni dopo la potatura in corso d’opera degli storici lampioni di piazza Belgioioso. “Milano ormai è diventata una città a forte inclinazione al degrado, vede quelle biciclette del comune abbandonate davanti alla casa del Manzoni? Ne sono un segno tangibile”, aggiunge il banchiere sbucando dal portone di BancaIntesa. “Di chi è stata questa idea geniale?”, chiede ironico un passante all’operatore della società.
Piazza Belgioioso Milano
UN ALIENO ALL’A2A: L’INGEGNER CERRI
“Da giorni siamo sommersi dalle proteste dei cittadini ovunque andiamo a fare il nostro lavoro, chiedete dell’ingegner Cerri all’A2A energia…”, replica l’omino sul sollevatore.
E chi è questo maghetto al servizio di Palazzo Marino? Una ricerca via web ci porta a Giovanni Cerri, ingegnere, espero di smaltimento rifiuti e di manutenzione elettrica con un passato alla Siemens che fabbrica lampadine. Chiediamo conferma all’azienda elettrica se è lui il signor Cerri in questione, né confermano né smentiscono.
LA DENUNCIA DI “URBAN LIFE”
Tacciono al Comune, ma forte è la voce di protesta che si alza tra il popolo degli indignati. E le lamentele dello scempio in atto non sono di oggi. Da tempo il sito “Urban Life/La voce della città” aveva segnalato suggerendo anche dei correttivi lo stravolgimento del sistema di illuminazione pubblico in centro città.
Piazza Belgioioso Milano chiostro di sant'erasmo Milano
LUCI-PADELLE SUI PALAZZI
“Ma è mai possibile che il Comune – nei secoli – non abbia mai studiato un sistema più oculato per arredare la città e queste tipologie di zone, dove palazzi storici e in stile convivono con oggetti alieni così poco inerenti al contesto come i “dischi volanti”, fanno osservare.
Piazza Belgioioso Milano
E ancora: “Non sono solo le luci appese ad apparire brutte in questo contesto, ma anche quelle appese ai muri, sorrette da bracci semplicissimi e soltanto “tecnici”, senza alcuna velleità di bellezza. Noi abbiamo provato a fare un fotomontaggio con un lampione in stile che dimostra che basterebbe poco per avere una città più bella. Sono piccole cose che fanno una grande differenza”.