Stefano Cantalupi per www.gazzetta.it
STROMBERG
L'Italia e Glenn Peter Stromberg si sono piaciuti subito. E quel feeling, poi, a Bergamo è diventato amore puro, una passione mai sopita anche dopo l'addio del fuoriclasse svedese alla Serie A. A 57 anni, l'angelo biondo che faceva impazzire i tifosi atalantini negli "Eighties" guarda e commenta calcio per Sveriges Television, ma si concede viaggi sotto le Prealpi ogni volta che gli è possibile. Chi meglio di lui, allora, può aiutarci a inquadrare questo Svezia-Italia, spareggio mondiale per la Nazionale di Ventura?
Stromberg, si tira indietro se le chiediamo un pronostico?
"No, ma sono davvero convinto che entrambe le squadre abbiano il 50% di possibilità di andare in Russia. A decidere saranno i dettagli".
L'Italia non è favorita, dunque?
"So bene che, per storia e tradizione, tutti la vedono al Mondiale quasi di diritto. Perfino in Svezia lo pensa la maggior parte dei tifosi. Io, però, trovo che gli azzurri abbiano avuto qualche problema nell'ultimo periodo, finendo per perdere certezze".
La Svezia gira a mille all'ora, invece.
"Merito di Jan Andersson, davvero un bravo c.t., uno che è stato capace di ridare entusiasmo alla nazionale dopo un Europeo non brillante".
Può ripetere le gesta della Svezia edizione 1994, quella che arrivò terza al Mondiale negli Stati Uniti?
stromberg
"Quella squadra e quella della finale persa nel 1958 erano più forti, rispetto alla rosa di oggi. Però ora c'è un gruppo capace di fare sorprese, lo si è capito nel girone di qualificazione a Russia 2018".
E tutto questo senza Ibrahimovic...
"So che adesso va di moda dire 'la Svezia è più forte senza Ibra', ma mi sembra una forzatura. Zlatan è il miglior giocatore che questo Paese abbia prodotto negli ultimi decenni, semplicemente la sua assenza ha cambiato il modo di inseguire la vittoria. Con lui si potevano portare a casa i match anche giocando maluccio, a volte vinceva da solo. Ora, invece, serve che tutti si esprimano su livelli elevati".
Chi è la stella della Svezia, oggi?
"Senza dubbio Emil Forsberg. Ha tecnica, velocità e grande abilità nel puntare l'uomo uno-contro-uno".
stromberg
Una curiosità: in Svezia qualcuno ricorda ancora il "biscotto" del 2004, il celebre 2-2 con la Danimarca che eliminò l'Italia dall'Europeo?
"Ovviamente quella partita è rimasta nella memoria degli italiani molto più che in quella degli svedesi. Ma non vedo come vi possiate lamentare. Anzitutto, quando un risultato è utile a entrambe le squadre in campo, le probabilità che si verifichi aumentano. Forse vi fate condizionare dal luogo comune sulla sportività degli scandinavi, ma è una cosa che succede in tutte le parti del mondo. E poi, se devo essere sincero, in Italia ho visto accadere molto di peggio, altro che biscotto...".
Forsberg