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    STUPRI CHE NON LO ERANO - UNA RAGAZZA SI PRESENTA AL PRONTO SOCCORSO DI PERUGIA SOSTENENDO DI ESSERE STATA VITTIMA DI VIOLENZA SESSUALE DA PARTE DI UN NON MEGLIO SPECIFICATO “TASSISTA ABUSIVO”. POI PERÒ AMMETTE DI ESSERSI INVENTATA TUTTO: SI È PROCURATA DA SOLA DELLE FERITE ALLE MANI E AL VOLTO. IL MOTIVO? AVEVA PAURA CHE IL FIDANZATO, IN SEGUITO A UN LITIGIO, POTESSE TRONCARE LA RELAZIONE…


     
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    OSPEDALE SANTA MARIA DELLA MISERICORDIA - PERUGIA OSPEDALE SANTA MARIA DELLA MISERICORDIA - PERUGIA

    (ANSA) - Con il personale del pronto soccorso dell'ospedale di Perugia prima e con i carabinieri poi, una giovane ha sostenuto di essere stata vittima di violenza sessuale da parte di un non meglio specificato "tassista abusivo" contattato per farsi portare al Santa Maria della Misericordia ha ammesso di essersi procurata da sola, a casa con una lametta, ferite alle mani e al volto e di essersi inventata tutto per paura che il fidanzato, in seguito a un litigio, potesse troncare la relazione.

     

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    E' stata così denunciata dagli stessi militari per procurato allarme e simulazione di reato. Le indagini - riferisce l'Arma - sono state condotte attraverso riscontri testimoniali e hanno permesso di raccogliere quelli che sono ritenuti "gravi e concordanti" indizi a carico della giovane, ora al vaglio dell'Autorità giudiziaria. In particolare i carabinieri hanno rilevato nel racconto della donna diversi aspetti considerati non chiari se non "palesemente" contradditori, con incongruenze nel racconto.

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    Questa - sempre in base alla ricostruzione degli investigatori - ha quindi ammesso di essersi procurata da sola le ferite.

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