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    “TI SCARRELLO IN FACCIA” - C’È ANCHE IL RACCONTO DI UNA PISTOLA PUNTATA CONTRO IL NIPOTE DI UN EX PREMIER E SULLA FIDANZATA, FIGLIA DI UNA SOUBRETTE NELL’ORDINANZA CHE HA PORTATO ALL’ARRESTO DI TRE GIOVANI PER UN’ACCUSA DI STUPRO A CAPODANNO 2021 IN UNA VILLETTA DI PRIMAVALLE A ROMA – LA COCA L’HA PORTATA LA FIGLIA DELLA SOUBRETTE, SOPRANNOMINATA "LA PUGILE" O IL NIPOTE DEL POLITICO? DI CHI SI TRATTA? - CANNE, XANAX, RIVOTRIL E PREPARAZIONE H - VIDEO


     
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    IL VIDEO

    https://www.open.online/2022/01/21/roma-stupro-capodanno-ragazze-festa-social-video/

     

    1 - QUELLA PISTOLA CONTRO IL NIPOTE DEL POLITICO

    Lorenzo d'Albergo, Romina Marceca, Luca Monaco e Valentina Lupia per "la Repubblica - Edizione Roma"

     

    Sono solo 8 secondi. Il tempo di un sospiro. Ma, con il massimo del cinismo, hanno la forza di sintetizzare il dramma dello scorso Capodanno. Un incubo a cui hanno partecipato il nipote di un politico di primissimo piano e la figlia di una nota soubrette, ora impegnata in uno show televisivo. Le violenze della festa di Primavalle rivivono nelle carte dell'inchiesta. Trovano sfogo sui social. Vanno ancora oggi in onda su TikTok.

     

    STUPRO DI CAPODANNO A ROMA - LA FESTA NELLA VILLA DI PRIMAVALLE STUPRO DI CAPODANNO A ROMA - LA FESTA NELLA VILLA DI PRIMAVALLE

    Il sunto della serata, caricato online il 2 gennaio 2021, è un montaggio in due parti. La prima immortala cinque delle ragazze che hanno partecipato alla festa di Primavalle. Sono del gruppo dei Parioli e, pronte per la serata, con le labbra seguono il testo della canzone che accompagna le immagini: «L'altra sera ho detto che ti amavo». Stacco ed è giorno: il party è finito e le protagoniste ora sono solo tre. Cantano ancora: «Mi sono alzata, ho dato la colpa alla vodka».

     

    Scritto da una delle reduci dalla nottata, il commento a corredo del filmato recita così: «Qualcuna l'abbiamo persa per strada». Come Bianca, il nome dietro cui celiamo l'identità della minorenne stuprata per tre ore da cinque ragazzi nella viletta in via del Podere Fiume. La doppia ripresa va in loop, a ciclo continuo, e si mescola ai nuovi dettagli che emergono dall'inchiesta.

     

    IL NIPOTE DEL POLITICO E LA PISTOLA

    L'inchiesta ruota attorno al racconto dello stupro, alle testimonianze dei protagonisti di un party che porta nella stessa villa universi apparentemente inconciliabili. Da una parte i ragazzi di Primavalle, gli echi di vecchie e nuove storie di criminalità, le strade del Quartaccio e della Torresina. Dall'altra i pariolini. In mezzo alcol, cocaina, canne, Xanax, Rivotril e tubetti di preparazione H. A fare da collante tra due capitali a prima vista distanti, comitive che anche solo per il lockdown non si sarebbero mai dovute incrociare, sono bottiglie, droghe e farmaci.

    STUPRO DI CAPODANNO A ROMA - LA FESTA NELLA VILLA DI PRIMAVALLE STUPRO DI CAPODANNO A ROMA - LA FESTA NELLA VILLA DI PRIMAVALLE

     

    Già prima dello stupro l'atmosfera è tesa. L'invitato più in vista, nipote di un importante politico nazionale, trema: «Uno dei ragazzi - racconta ai carabinieri - mi ha chiesto quanti anni avessi. Io gli ho risposto 20». Parte un litigio sull'età, il nipote del politico insiste: «Se non ci credete, vi faccio vedere un documento». Arriva un secondo giovane del gruppo di Primavalle, tatuato sul collo. «Con la mano destra - racconta ai militari dell'Arma il ragazzo dei Parioli - ha estratto qualcosa dal fianco, non sono sicuro se si trattasse di una pistola e mi ha minacciato: " Ti scarrello in faccia"».

     

    LA FIGLIA DELLA SOUBRETTE

    Nella serata ha un ruolo fondamentale la figlia di una soubrette. È la fidanzata del nipote dell'ex premier e, stando al racconto dei testimoni e alle intercettazioni, è partita dai Parioli con tutto il necessario per far festa. La «Pugile», come la chiamano, ha cocaina e «J». Joint, canne. Le compagne di TikTok lo dicono chiaramente: «La cocaina so che l'ha portata il suo ragazzo. A lui ho dato 27 euro. Un grammo costa 80». Spunta anche un pezzo di hashish. La fidanzata è a sua volta piuttosto pratica di droghe. I messaggi vocali su WhatsApp raccontano una lunga trattativa sulla cocaina. Ai Parioli cercano tutti l'aggancio per «pippare».

     

    STUPRO DI CAPODANNO A ROMA - LA FESTA NELLA VILLA DI PRIMAVALLE STUPRO DI CAPODANNO A ROMA - LA FESTA NELLA VILLA DI PRIMAVALLE

    Bianca, la vittima dello stupro figlia di un diplomatico spagnolo, è a corto di soldi. La conversazione è a tre e la figlia della soubrette taglia: «Vabbè amo', a Bianca je faccio fa du botte dal mio. Però non posso pia un cazzo di più». Gira già troppa cocaina. E l'incubo non è nemmeno iniziato.

     

    «SOLO RAGAZZE E DUE RAGAZZI»

    Il party, infatti, va ancora pianificato. A fare da ponte tra i Parioli e Primavalle è una ragazza del secondo gruppo. Quelli della «Torresina» dettano le condizioni. Potranno partecipare solo ragazze. Quindi la concessione: «Possono venire solo due ragazzi». Le sorti del Capodanno 2021 sono segnate: le ragazze dei Parioli racconteranno ai carabinieri delle attenzioni dei coetanei, degli approcci più che spinti: «Tutti i ragazzi della casa ci hanno provato con le ragazze della casa, credo che la festa avesse proprio quello scopo».

     

    Il culmine è lo stupro. I dettagli sono crudi. Sangue, lividi, gli abusi tra le battute, gli insulti e le risate dei violentatori. Bianca è sola. Letteralmente. Parte del suo gruppo decide di lasciare il villino a metà serata.

     

    LO STALKING DOPO LO STUPRO

    STUPRO DI CAPODANNO A ROMA - LA FESTA NELLA VILLA DI PRIMAVALLE STUPRO DI CAPODANNO A ROMA - LA FESTA NELLA VILLA DI PRIMAVALLE

    Le ore successive sono quelle del silenzio e del dolore. Ma pure quelle della forza ritrovata. Bianca rivede le foto con i carabinieri e denuncia. Scattano le indagini per Patrizio Ranieri, Claudio Nardinocchi e Flavio Valerio Ralli del gruppo di Primavalle. Gli altri ragazzi, convocati al comando, la prendono malissimo. Intercettati, insultano ancora la vittima: «Giuro che io vado in Spagna... la pio e gli sparo in faccia. La fo' a pezzi».

     

    Ma c'è anche chi prepara già la difesa, continuando a perseguitare Bianca. Le chiamate convergono su Ranieri. Uno dei ragazzi della comitiva rassicura la madre: «Patrizio ha un video». Un filmato in cui la vittima ammetterebbe di aver avuto un rapporto consenziente girato due giorni dopo la festa di Capodanno. Ma la procura tira dritto: quella notte resta l'incubo raccontato in 73 pagine da brividi. 

     

    2 - IL VERBALE: "LA DROGA L'HA PORTATA LA FIGLIA DELLA SOUBRETTE"

    Da "la Repubblica - Edizione Roma"

     

    patrizio ranieri patrizio ranieri

    Scarpe McQueen «sporche di sangue. Le note sincopate della musica rap animano le storie su social. Unghie rifatte e strisce di «coca». Ieri sera «t' ho detto che t' amavo - fa la canzone - mi sono svegliata dando la colpa alla vodka» .

     

    Sono passati appena tre giorni dal Capodanno dell'orrore, è calato l'effetto del mix di droghe, non il cinismo dell'amica della vittima: c'è anche lei nella foto, la 16enne abusata a turno nella stanza da letto al secondo piano della villetta in via del Podere Fiume, una lungua d'asfalto stesa nel nulla al Quartaccio, appena sopra la borgata di Primavalle.

     

    Dentro quella casa, presa in affitto dall'ex compagno della madre di uno di loro per scontare i domiciliari, c'è la Roma di oggi, con tutte le sue contraddizioni: 30 ragazzi e una montagna di «fumo» , «coca», alcol, Rivotril, Xanax. Sesso di gruppo e storie su Instragram. C'è la figlia della subrette della tv che porta la «coca» e il nipote del politico di primo piano, che però non è indagato. Cattolicissima la famiglia, lui un po' meno.

     

    stupro capodanno roma 5 stupro capodanno roma 5

    Poi ci sono i "figli" di Primavalle, cresciuti nei lotti di via Andersen, il boccone di città a Nord del centro controllato dal clan Gambacurta dove le nonne dello spaccio cucinano la cocaina mentre badano ai nipoti. I protagonisti di questa storia non sono criminali, ma quasi tutti minorenni. Sognano il successo facile tramite i social, ed è proprio su Instagram che nasce la festa dello stupro.

     

    A organizzarla, con un sondaggio, è una 17enne di Selva Candida iscritta a un istituto tecnico di ponte Milvio e che dagli investigatori è individuata come parte del "gruppo Parioli". Sfreccia con la microcar, come i rampolli d'alta borghesia. Che conosce e che coinvolge nella festa. In prima fila c'è proprio la figlia della subrette. Il primo a rispondere al sondaggio è Patrizio Ranieri, il 19enne calciatorino della Lodigiani, che crea subito la chat di WhatsApp. «Allora regà, mo' ve dico la verità - scrive il nipote del politico - so ché la coca l'ha portata Mario, il fidanzato...» della 17enne figlia della subrette, «mentre il Rivotril l'ha portato Marta».

     

    LA VILLA IN VIA PODERE VECCHIO (ROMA) DOVE E' STATA VIOLENTATA LA 16ENNE A CAPODANNOA LA VILLA IN VIA PODERE VECCHIO (ROMA) DOVE E' STATA VIOLENTATA LA 16ENNE A CAPODANNOA

    Marta, ha soli 14 anni, è la più piccola della festa. La sera di San Silvestro le comitive si danno appuntamento davanti al discount in via Andersen. Andrà li pure la vittima, ospite a Roma di un'amica dei Parioli. La regola d'ingaggio che «i due gruppi» s' erano dati è una sola: dentro quella casa dovranno esserci più ragazzi che ragazze. «Le ragazze del gruppo Parioli facevano fatica» a rispettare l'accordo, annotano ancora gli investigatori. Brigano e si confrontano spesso, nei giorni precedenti per rifornirsi di droga.

     

    La figlia della subrette s'arrampica sulla Cassia per comprare due «g» : due grammi. Prima, si confronta con l'amica, sarebbe dovuta andare a casa a prendere «400 euro» e poter così «risorve» , da Enzo a Lepanto o a Tor Bella. Che nel vocabolario delle tribù metropolitane di oggi significa appunto acquistare la droga. È il glossario della generazione Fortnite: giovanissimi che oscillano tra i social e la realtà e che interpretano la vita come una guerra. A Capodanno del 2021 sono passati al quadro successivo, con il benestare dei genitori che hanno messo a disposizione la villa dello stupro. Alla fine i protagonisti commentano: «scarpe McQueen sporche di sangue».

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