Stefania Piras per “il Messaggero”
Fico e di maio
I porti non vanno chiusi. E le Ong «fanno un lavoro straordinario, fondamentale nel salvare vite». Il presidente della Camera Roberto Fico sfida apertamente il governo, getta nell' imbarazzo i ministri M5S Luigi Di Maio e Danilo Toninelli e manda in estasi i parlamentari pentastellati ortodossi, col cuore a sinistra. Ma, è chiaro, nel mirino del numero uno di Montecitorio c' era Matteo Salvini.
Roberto Fico era a Ragusa da venerdì per una giornata di relax e visitare un festival di fotografia. Poi ieri mattina ha letto i giornali, le parole di Salvini sulla necessità di chiudere i portie ha deciso di infrangere quella reticenza che lo accompagna da quando è stato eletto. Ha preso ed è andato nell' hot spot di Pozzallo. Lo ha annunciato su Twitter con un «Vi tengo aggiornati», come per dire: «Ora ci avdo anche io a Piozzallo e vi dirò cosa ne penso».
LUIGI DI MAIO ROBERTO FICO
Nel frattempo la Open Arms, la nave a cui il leader della Lega ha impedito l' attracco in Italia ha soccorso davanti alla Libia 59 migranti, tra cui 5 donne e 4 minori, agendo autonomamente e precedendo l' intervento delle motovedette libiche, e navigando poi verso nord alla ricerca di un porto sicuro. Alla fine andranno in Spagna, a Barcellona. A bordo i migranti hanno chiesto esplicitamente di non essere riportati in Libia: «Ci torturano e ci violentano».
«Bisogna essere solidali con chi emigra e ha storie drammatiche che toccano il cuore - ha detto il presidente della Camera da Pozzallo - Tocca all' Europa farsi carico di quest' emergenza, non solo all' Italia che non può tirarsi indietro». E ha scelto le stesse parole di Di Maio quando era in campagna elettorale, come per ricordargliele: «Bisogna avere testa e cuore».
MOAVERO DI MAIO SALVINI CONTE MATTARELLA
IL GELO
I due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini accolgono le parole di Fico con una ventata di gelo. Il capo politico dei Cinquestelle reagisce così: « Nessuno ha mai chiuso i porti, abbiamo chiuso alle ong che non rispettano le regole. Parla a titolo personale, non è la linea del governo». Il leader del Carroccio si allinea: «Un punto di vista personale - dice Salvini - non siamo in una caserma, è giusto che ognuno esprima le proprie idee, poi i ministri fanno i ministri».
Dal Viminale faranno poi filtrare i motivi di «ordine pubblico» che hanno permesso di vietare l' ingresso alla Open Arms, non escludendo la possibilità, in assenza di emergenze a bordo, di rifornire in mare la nave di cibo e gasolio: le inchieste che hanno coinvolto la nave della Ong, le manifestazioni che ci sono già state in occasione di precedenti approdi nei porti italiani, possibili nuove proteste che potrebbero creare rischi per la sicurezza.
salvini di maio
La Open Arms ha riacceso la guerra contro Malta: «Questa nave si trova in acque Sar della Libia, porto più vicino Malta, associazione e bandiera della Spagna: si scordino di arrivare in un porto italiano», aveva scritto Salvini. Il suo omologo maltese Michael Farrugia ha replicato: «l' intervento di Open Arms è avvenuto in zona Sar libica, tra Libia e Lampedusa. Matteo Salvini la smetta di diffondere notizie scorrette tirando in ballo Malta senza alcuna ragione».
PROACTIVA OPEN ARMS
Silvio Berlusconi osserva la rissa da fuori e tira e conclusioni sul consiglio europeo appena concluso: «I risultati del sono deludenti», dice. «L’ostentazione di fermezza del governo italiano, utile ai fini del consenso interno, non ha consentito all' Italia di portare a casa risultati significativi in sede europea. Io credo in un altro modo di stare in Europa, quello che del nostro governo: fatto di fermezza ma anche di relazioni, di alleanze», mette in chiaro il leader di Forza Italia. Da palazzo Chigi risponderanno con un titolo del quotidiano francese Le Monde: L' Italia ha ottenuto di fatto la sepoltura del regolamento di Dublino.