Leonard Berberi e Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”
Dovranno essere potenziate le corse quotidiane perché sugli autobus si potrà salire soltanto se c' è disponibilità di posti a sedere e comunque mantenendo la distanza di almeno un metro tra i passeggeri. Se non sarà possibile il presidente dell' Anci Antonio Decaro chiede «incentivi all' acquisto di bici e monopattini elettrici e il potenziamento dell' utilizzo condiviso di questi mezzi».
BUS E MEZZI PUBBLICI AI TEMPI DEL CORONAVIRUS
A bordo dei bus non ci si potrà sedere uno di fronte all' altro e nemmeno accanto. E dunque la riduzione della capienza sarà pari al 40 per cento. La mascherina sarà di fatto obbligatoria. Alle fermate si dovrà stare in fila alla distanza di almeno un metro, ma su questo gli scienziati appaiono rassicuranti perché, come spiega il professor Giovanni Rezza dell' Istituto superiore di sanità, «se si indossa la mascherina e si sta uno dietro all' altro non c' è rischio di tossirsi in faccia o comunque di trasmettere il virus attraverso il contatto diretto o le goccioline di saliva».
Si potrà salire soltanto dalla porta centrale per evitare di passare davanti all' autista o da quella posteriore. Chi può dovrà munirsi di biglietto attraverso i canali online, la vendita a bordo dei mezzi è infatti già stata sospesa. Tutti gli autobus dovranno essere sanificati quotidianamente e puliti. Ci sarà uno scaglionamento per la salita a bordo e dunque si deve decidere se dovrà essere lo stesso autista a controllare oppure se sarà prevista la presenza di un impiegato sui mezzi.