Giuseppe Scarpa per “il Messaggero”
laura ziliani 3
Degli orecchini e una ciste sotto il piede destro. Ormai non ci sono più dubbi, il corpo ritrovato semisepolto domenica a Temù, nell'Alta Valle Camonica (Brescia), è di Laura Ziliani, l'ex vigilessa 55enne scomparsa, forse uccisa e seppellita, lo scorso 8 maggio.
L'autopsia restituisce le prime certezze in una vicenda in cui sono ancora molti gli interrogativi e i sospetti: due delle tre figlie della donna, la più piccola di 19 anni e la più grande di 27, assieme al fidanzato, sono indagate per omicidio e occultamento di cadavere.
IL DNA
cadavere trovato in val camonica
Sul corpo non ci sarebbero segni evidenti di ferite, come emerge dalla relazione preliminare del medico legale. Perciò servirà l'esame tossicologico per verificare l'ipotesi di avvelenamento.
C'è poi il risultato del Dna, atteso per la settimana prossima, il cui esito pare scontato. Intanto proseguono le indagini degli inquirenti. Si cerca di capire se effettivamente le ragazze sono responsabili dell'assassinio della madre. Gli investigatori frugano nella vita privata della famiglia. Cosa può aver creato tensione in casa. La trasformazione della villetta familiare in un B&B a Temù, sostengono fonti investigative, era stata motivo d'attrito.
laura ziliani 2
SEPPELLITO
Inoltre fa sempre più strada l'ipotesi che la vittima sia stata sepolta, e poi il corpo sia stato parzialmente scoperto dall'esondazione del torrente Oglio. Il tratto in cui il cadavere è stato trovato domenica è stato più volte battuto dai volontari della Protezione civile fin dall'8 maggio. Troppe incongruenze, troppe contraddizioni per i carabinieri del Nucleo investigativo di Brescia, guidati dal maggiore Alberto Degli Effetti e il pm Caty Bressanelli.
laura ziliani 6
Certo questo non significa per forza che le responsabilità siano delle due figlie e del compagno della più grande. Di sicuro, però, il loro comportamento e le loro dichiarazioni non hanno convinto gli inquirenti che di fatto oggi indagano su di loro. Le ragazze dissero ai militari di aver ricevuto la madre nella villetta di famiglia la sera del 7 maggio, in arrivo da Brescia dove si era trasferita dopo la morte del marito Enrico Zani. Di averla vista sveglia alle 7 dell'8 maggio, pronta per fare trekking tra i boschi che conosceva fin da piccola.
scomparsa laura ziliani
CONTRADDIZIONI
Nessuno ha saputo spiegare che fine abbia fatto l'orologio con gps che l'ex vigilessa portava al polso a ogni gita e nemmeno il motivo per cui il cellulare della donna si trovasse tra i cuscini del divano della casa di Villa Dalegno, frazione di Temù. Dai tabulati il telefonino risultava essere spento dalla sera prima.
laura ziliani
Utilizzato la mattina della scomparsa, sosterranno le figlie. C'è poi la questione della scarpa da montagna, con un piccolo foro, ritrovata il 23 maggio su un ponticello che scavalca il torrente Fiumeclo, emissario dell'Oglio. Le figlie la attribuirono alla madre, confermando così l'ipotesi dell'incidente o di un gesto estremo. Ma ecco che proprio quella scarpa, trovata in quel punto, suscita nuovi dubbi, soprattutto in chi, quelle valli, le conosce bene.
«È impossibile che una donna scomparsa lì sostiene il sindaco di Temù Giuseppe Pasina finisca nel punto dov' è stata ritrovata. Al 99% è stata ammazzata». Ma perché una fine del genere? La realizzazione del bed and breakfast è stato motivo di scontri in casa. È davvero possibile ipotizzare che il decesso sia dovuto a un simile movente. Una lite che è degenerata, per esempio. Ad oggi però non ci sono riscontri. La certezza è che quel corpo saponificato, riaffiorato dai bordi dell'Oglio, è il suo. Adesso quel corpo grazie ai medici legali dovrà parlare. È necessario capire come Laura Ziliani sia morta.
LAURA ZILIANI 19 laura ziliani