Marco Antonellis per Dagospia
sergio mattarella giuseppe conte 9
Mai dire virus! Persino la Cnn ormai vede Italia quasi come una "zona di guerra" con interi paesi chiusi, senza la possibilita' di entrare e di uscire, grandi eventi annullati e ancora nessuna traccia del "paziente zero". Questi sono i toni ben poco rassicuranti con cui oltreoceano descrivono la situazione in Italia al tempo del Coronavirus.
E tra i tanti scenari che si stanno valutando in queste ore sull'asse Palazzo Chigi-Quirinale ci sarebbe anche quello che prevede il rinvio del referendum sul taglio dei parlamentari. Ovviamente si tratta solo di possibili scenari, al momento. Ma se la situazione non dovesse tornare al più presto sotto controllo non sarebbe più da escludere.
le strade vuote di codogno
Anche perché essendo il referendum previsto per il 29 marzo non ci sarebbero nemmeno i tempi tecnici per un minimo di campagna elettorale. D'altra parte il decreto-legge del 23 febbraio 2020 all'art. 1 elenca tra le misure consentite la «sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico». Ed in tale quadro rientrano decisamente anche le campagne elettorali.
psicosi coronavirus strade deserte a codogno
Ma le vere preoccupazioni di Palazzo Chigi in queste ore sono altre, e si chiamano Roma. Se il virus riuscisse ad approdare nella Capitale a rischiare grosso sarebbe l'intera nazione dato che a Roma risiedono i vertici strategici e i gangli vitali dello Stato italiano: dai Ministeri alle Forze Armate a tutto il resto. Per questo il Premier sta facendo le barricate, magari pensando di avocare presso Palazzo Chigi i poteri in materia di sanità, nella speranza che il virus non oltrepassi la "linea gotica".