PAOLO FOSCHI per il Corriere della Sera
SERGIO BATTELLI
«Mario Draghi deve restare a Palazzo Chigi. La sua presenza è fondamentale per portare a termine il Pnrr e rilanciare il Paese»: Sergio Battelli, deputato del Movimento 5 Stelle considerato vicino a Luigi Di Maio, blinda l'assetto di governo perché «ogni scossone sarebbe un danno per l'Italia». Il fronte che vorrebbe il trasloco dell'attuale premier al Quirinale per andare al voto prima delle fine della legislatura è ampio e trasversale e secondo alcuni comprenderebbe anche Giuseppe Conte, il leader del Movimento.
L'avvocato del popolo, secondo i rumors , vorrebbe le elezioni perché non sente il sostegno pieno dei «suoi» parlamentari e vorrebbe guidare il turnover .
giuseppe conte luigi di maio foto di bacco (3)
«Voto anticipato? Sarebbe il suicidio del Paese» aggiunge Battelli, dando di fatto voce all'ala fedele a Di Maio, «Draghi è un leader europeo credibile e rispettabile e adesso più che mai deve stare a Palazzo Chigi». In ogni caso, «parlare del Quirinale ora è prematuro, però Conte ascolti i parlamentari, non pretenda di decidere da solo chi sostenere, perché a votare poi sono comunque i parlamentari».
SERGIO BATTELLI
Lo schiaffo dato dai senatori 5 Stelle al leader costringendolo a cambiare in corsa la scelta del capogruppo a Palazzo Madama testimonia l'insofferenza di una parte consistente del Movimento nei confronti del capo. «Diciamo che c'è un dibattito interno» commenta il deputato pentastellato, «era necessaria una sintesi politica e Conte ha fatto bene rinunciando a cercare di imporre Ettore Licheri.
Ha ascoltato i parlamentari e l'elezione di Mariolina Castellone dimostra come nel Movimento ci sia democrazia interna». Secondo Battelli il posto di Draghi è dunque alla guida del governo, mentre quello dei 5 Stelle è «all'interno di un fronte progressista in Italia, ma anche in Europa, dove dobbiamo uscire dall'isolamento».
giuseppe conte luigi di maio foto di bacco (2)
Non nasconde le difficoltà: «Ci siamo schiacciati sotto il Pd, ma noi dobbiamo essere motore dell'alleanza e non ruota di scorta. Dobbiamo rilanciare il nostro programma che punta alla transizione ecologica e per farlo è inutile cercare il dialogo con la Lega o con le forze del centrodestra che hanno una visione completamente differente dalla nostra».
E per tornare allo spirito originario, Battelli lancia anche un'idea che suona però come un commissariamento della leadership di Conte: «Credo che Beppe Grillo possa dare un contributo importante, è una risorsa che nessuno può pensare di mettere all'angolo, dobbiamo valorizzare il suo prezioso apporto».
SERGIO BATTELLI