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    OCCHIO ALL’ACCELERATORE - L’ANNO FINISCE PORTANDO CON SÉ UNA NOTIZIA CHE NON FARÀ PIACERE AGLI AUTOMOBILISTI ITALIANI - SULLA RETE AUTOSTRADALE SONO AUMENTATI I TRATTI DOVE SONO IN FUNZIONE I NUOVI SISTEMI TUTOR: AI 22 ATTIVATI LO SCORSO LUGLIO SE NE SONO AGGIUNTI ALTRI 11 SPARSI DA NORD A SUD – ECCO DOVE SONO STATI INSTALLATI


     
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    Gabriele Laganà per "www.ilgiornale.it"

    tutor tutor

     

    L’anno finisce portando con sé una notizia che, di certo, non farà piacere agli automobilisti italiani.

    Sulla rete autostradale, infatti, sono aumentati i tratti dove sono in funzione i nuovi sistemi Tutor.

     

    Ai 22 riattivati lo scorso 27 luglio dopo una battaglia legale con l’azienda Craft, ora se ne sono aggiunti altri 11 sparsi da nord a sud. I nuovi Tutor, denominati SICVe PM, sono di ultima generazione e sono stati progettati da Autostrade Tech. Rispetto ai precedenti sono più sofisticati, veloci e sicuri nella rilevazione dei dati.

     

    tutor-autostrada tutor-autostrada

    I dispositivi sono stati installati sulla A10 fra Albisola e Celle Ligure, nel Savonese, in direzione Est; sulla A1 fra Badia e Firenzuola, fra l’allacciamento per Roma Sud e Colleferro (direzione Sud), fra San Vittore e Caianello; sulla A26 Voltri-Gravellona Toce, fra Masone e Massimorisso (direzione Sud); sulla A14 tra Faenza e Forlì, fra Cesena e Valle del Rubicone (direzione Sud) e fra Valle del Rubicone e Rimini; sulla A16 fra Monteforte e Avellino Ovest (direzione Est) e sulla A30 tra gli svincoli di Sarno e Nocera-Pagani (direzione Sud) e tra Sarno e Nocera Pagani.

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    Il sistema del tutor era stato introdotto in Italia nel 2004 ed era attivo su oltre 2.500 chilometri di strade. Secondo Autostrade per l’Italia il sistema ha permesso di “ridurre del 70% il numero dei morti sulla rete autostradale, grazie ad una diminuzione del 25% della velocità di picco e del 15% di quella media”.

     

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    “L’introduzione del nuovo sistema Tutor e di sempre più tratte di suo utilizzo è un’ottima notizia per la sicurezza stradale perché i dati dimostrano la sua grande utilità. Auspichiamo che venga installato in tutti i tratti dove gli indici di incidentalità e mortalità sono alti perché è attualmente la migliore tecnologia che abbiamo” ha dichiarato il prefetto Roberto Sgalla, direttore di tutte le Specialità della polizia di Stato.

     

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    Lo stesso prefetto ha, inoltre, aggiunto che “oltre alla diffusione del Tutor, occorre intervenire con un nuovo codice della Strada che sia al passo con i tempi e i nuovi fenomeni come la distrazione. Un primo importante passo è stato il previsto aumento dell’organico destinato alle specialità di Polizia”. Il tutto per aumentare la sicurezza e ridurre il numeor di incidenti e, di conseguenza, di morti.

     

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