Estratto dell’articolo di Mario Sensini per il Corriere della Sera
SUPERBONUS 110
Una frana si sta abbattendo sui conti pubblici e sull’economia italiana. I bonus legati alle ristrutturazioni edilizie sono ormai fuori controllo: da marzo a oggi, in soli cinque mesi, sono saltati fuori altri 35 miliardi di crediti ceduti o scontati in fattura dalle imprese, che non erano previsti nei tendenziali di spesa. Ben 4 miliardi di questi crediti, poi, si sono rivelati fasulli. Quelli irregolari, a fine agosto, arrivavano a 12,8 miliardi, si legge in un appunto consegnato nei giorni scorsi dall’Agenzia delle Entrate alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
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Preoccupatissima, perché i bonus si stanno mangiando tutti i soldi per la manovra di bilancio 2024, ipotecano i conti futuri, e la bolla che si è generata rischia di creare problemi seri all’economia, se non addirittura avere risvolti sociali. Tra la fine di marzo e la fine di agosto, secondo l’appunto di Ernesto Maria Ruffini alla premier, i crediti legati ai bonus edilizi che sono stati ceduti o scontati dalle imprese in fattura sono cresciuti da 110 a 146 miliardi di euro. Di questi, solo 23 sono stati già compensati, portandoli a riduzione delle tasse dovute. Gli altri 123 miliardi, che possono essere scontati in un quadriennio, sono in gran parte alla vana ricerca di un compratore. Al conto vanno aggiunti i crediti che i titolari portano direttamente in detrazione dalle imposte, si stima un’altra ventina di miliardi.
(…) Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sarà costretto con la Nadef, tra venti giorni e per la terza volta nel giro di un anno, a rivedere le stime della spesa necessaria per coprire i bonus edilizi.
(…) Inutile dire che a Palazzo Chigi e tra i partiti di maggioranza c’è molto nervosismo nei confronti della Ragioneria generale dello Stato, che aveva stimato il tiraggio dei bonus.
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