Claudio Del Frate per www.corriere.it
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Ignazio Cassis, ticinese di famiglia italiana, è da oggi il nuovo presidente della Svizzera. La nomina è stata formalizzata questa mattina dall’Assemblea federale: Cassis ha ricevuto 156 voti su 197 e subentra a Guy Parmelin. Cassis, che attualmente è ministro degli esteri della Confederazione, rimarrà in carica per tutto il 2022; la costituzione elvetica prevede infatti che il ruolo di capo dello Stato venga ricoperto a turno da tutti i componenti del governo. Era comunque dal 1998 che un appartenente alla comunità italiana non approdava alla carica più alta dello Stato.
ignazio cassis
Nato 60 anni fa a Sessa, in Canton Ticino, Ignazio Cassis è laureato in medicina ed ha percorso tutta la sua carriera politica in seno al partito liberale radicale. Dall’ottobre del 2017 fa parte del governo, come detto a capo del dicastero degli esteri e in precedenza è stato deputato al parlamento di Berna. Il nuovo capo dello stato elvetico ha origini italiane: il padre era originario di Luino, in provincia di Varese, la madre di Bergamo; fino a pochi anni fa Cassis aveva conservato la doppia cittadinanza, svizzera e italiana.
La Costituzione della Confederazione non riserva alla più alta carica istituzionale grandi poteri; a parte rappresentare la Svizzera ai più alti livelli in campo internazionale e in occasione di visite ufficiali il capo dello stato è definito «primus inter pares». La presidenza è infatti un organo collegiale (il governo). Il presidente, a differenza ad esempio di quanto avviene in Italia, non nomina i ministri, ma dirige le sedute del governo. Può assumere provvedimenti d’urgenza solo in casi del tutto eccezionali. A lui spetta l’onore e l’onere di pronunciare i discorsi ufficiali alla nazione in occasione del Capodanno o della festa dell’unità svizzera, il primo agosto.
luigi di maio e ignazio cassis in svizzera
Cassis assuma il nuovo incarico in un anno che si preannuncia molto delicato per la Svizzera: il Paese fa i conti con la recrudescenza della pandemia (proprio in questi giorni le terapie intensive sono vicine al tutto esaurito) e in agenda ci sono i colloqui con l’Unione Europea per la revisione di tutti i trattati che regolano i rapporti tra Berna e Bruxelles (dossier la cui gestione ha attirato anche numerose critiche in patria sul ministro). «La pandemia impone pazienza, molta pazienza. Il virus rimarrà ma la crisi avrà una fine» le prime parole di Cassis nel suo discorso di insediamento.
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