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    “RIUSCIAMO A IMMAGINARE UN MONDO SENZA SIGARETTE E PRIMA SUCCEDE MEGLIO È PER TUTTI” – I PRODUTTORI DI TABACCO CERCHERANNO DI ELIMINARE LE SIGARETTE NEL REGNO UNITO ENTRO IL 2030 – MA LA DECISIONE SEMBREREBBE ESSERE STATA PRESA PER APRIRE IL MERCATO DEI PRODOTTI ALTERNATIVI: LA PHILIP MORRIS HA APPENA ACQUISITO UNA COMPAGNIA CHE PRODUCE GOMME DA MASTICARE PER SMETTERE DI FUMARE UNA CHE PRODUCE INALATORI PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI, MENTRE LA BRITISH AMERICAN TOBACCO STA INVESTENDO NELLA MARIJUANA…


     
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    Daniel Mosseri per "Libero quotidiano"

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    «Riusciamo a immaginare un mondo senza sigarette e prima succede meglio è per tutti». Finché a dirlo è un medico o un educatore di adolescenti, nessuna sorpresa. Sorprende invece che a veicolare il messaggio sia Philip Morris, colosso globale delle bionde in pacchetto con un fatturato da 76 miliardi di dollari nel 2020. Attiva in 180 Paesi del mondo la Philip Morris non fa eccezione in Italia.

     

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    «L'obiettivo è diventato quello di costruire un futuro senza fumo», si legge sul sito del gruppo nella lingua di Dante. L'annuncio suona incomprensibile, come se Barilla decidesse di non produrre più spaghetti e penne rigate. Ma la campagna parte da Londra e una spiegazione si trova. Philip Morris non dice addio al tabacco in toto ma pensa a un futuro «in cui tutti i fumatori adulti, che diversamente continuerebbero a fumare, decidano di abbandonare le sigarette per passare a nuovi prodotti senza combustione».

     

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    L'idea è che eliminando il fumo tradizionale possiamo buttarci su pratiche alternative. Per far sparire da tutti i tabaccai britannici le Marlboro (e con loro Merit, Muratti e Benson & Hedges), il gruppo con base a Losanna ha colto al balzo un recente annuncio del governo di Boris Johnson che si è impegnato a far perdere il vizio a tutti i sudditi di Sua Maestà dal 2030. Per ora il Dipartimento della salute e dell'assistenza sociale (Dhsc) ha partorito solo un Libro verde: una carrellata di buone intenzioni, fra le quali l'aiuto per abbandonare il tabagismo, fornito in automatico a ogni fumatore ricoverato in ospedale.

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    UN VIZIO DA POVERI

    Una misura accompagnata da una serie di campagne per spingere bambini e adulti a spazzolarsi i denti più di frequente, a consumare meno schifezze, bibite gassate e dolciumi (anche con un divieto di pubblicità in tv prima delle 21), a praticare attività fisica e perfino a dormire di più. La linea interventista cozza con la tradizionale tendenza del governo britannico a farsi i fatti propri e a lasciare che i cittadini facciano i loro.

     

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    Ma tant' è: fumare fa male ed è anche un vizio da poveri, segnala il Dhsc nel suo ultimo rapporto che muove le mosse da due notizie. Quella buona: «Oggi con un adulto su sei che fuma, abbiamo un tasso di fumatori fra i più bassi d'Europa». La cattiva: «I fumatori sono presenti in maniera sproporzionata in aree ad alto degrado; a Blackpool fuma una donna incinta ogni quattro, a Westminster una ogni 50». Non potendo eliminar ei poveri, si cerca almeno di far perdere loro il vizio con attesi effetti benefici sulle spese sanitarie.

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    MANNAIA FISCALE

    Il ceo di Philip Morris International, il polacco Jacek Olczak, ritiene che l'obiettivo sia a portata di mano. Al Mail on Sunday ha affermato: «Voglio permettere a questa società di lasciarsi il fumo alle spalle», per poi dirsi sicuro che «nel Regno Unito tra 10 anni al massimo, si potrà risolvere completamente il problema del fumo». Proclami accolti con scetticismo dalle associazioni britanniche per la difesa della salute e la lotta al cancro, un po' perché non è la prima volta che Olczak si produce in campagne anti-bionde, un po' perché il suo scopo è vendere un prodotto diverso (inalatori che scaldano il tabacco senza farlo bruciare).

     

    IQOS PHILIP MORRIS IQOS PHILIP MORRIS

    Sta volta però il governo è dalla sua parte e i britannici sanno essere molto pratici. Già nel 2018 il Regno Unito ha introdotto una tassa sulle bevande zuccherate e una nuova "sugar tax" è allo studio. Le sigarette, che già sfiorano le 9 sterline a pacchetto, potrebbero cadere sotto la prossima mannaia fiscale.

     

     Olczak nel frattempo ha fatto shopping a luglio rilevando prima la danese Fertin Pharma, che produce gomme da masticare per smettere di fumare (prezzo della transazione: 820 milioni di dollari) e poi la britannica Vectura che tra l'altro produce inalatori per la somministrazione di farmaci (1,45 miliardi di dollari). E se invece del tabacco, oggi rovente e domani tiepido, fumassimo tutti un po' più di marijuana?

     

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    Il trucco è lo stesso dell'attacco dell'articolo: l'idea non è di alcun curandero alternativo ma farina del sacco della British American Tobacco (fatturato 2020: 33 miliardi di dollari, marchi più noti Camel, Lucky Strike, Pall Mall). Intervistato dalla britannica Radio 4, il capo del marketing della BAT, Kingsley Wheaton, ha spiegato di vedere i prodotti alla cannabis nel futuro dell'azienda. «Penso che svapare il cbd (cannabidiolo) sia parte del nostro futuro ma la sfida attuale è ridurre il danno nelle alternative a tabacco e nicotina, incoraggiando le persone a cambiare».

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