Estratto dell’articolo di Carmelo Caruso per “il Foglio”
fabio tagliaferri piazzapulita
Si chiama Fabio Tagliaferri e forse dovrebbe tagliare i bandi. E’ l’ad di Ales, la società in house del ministero della Cultura. Lo ha indicato Arianna Meloni? Affari loro […]. Come Tagliaferri spende il denaro? Affari nostri.
Il 3 ottobre, l’ad di Ales, nominato da Gennaro Sangiuliano […] ha firmato un bando da 39 mila euro per assumere un digital strategist. Durata del contratto […] sei mesi. A che serve? A ripulire l’immagine di Ales, a “migliorare la comunicazione e il posizionamento aziendale”.
POST FACEBOOK DI FABIO TAGLIAFERRI PER ARIANNA MELONI
Serve per la reputazione che è stata compromessa. Ales è una società di servizi e sul web, e in tv, ci è finita, per le inchieste di “Piazza Pulita”. Tagliaferri è un militante di FdI, un ex concessionario d’auto di Frosinone. Se è un manager accorto, come ripete dovrebbe spulciare i bandi (che firma).
Le spese? Una “poltrona operativa per la sede di Roma”? 420 euro più iva. Un cordino porta badge? 423 euro più iva. Due zerbini in cocco? 368 euro. Una campagna pubblicitaria radiofonica per una mostra? 15 mila euro. E l’affidamento è diretto. Discrezionale. L’auto che ha chiesto come amministratore delegato? Un’Alfa Tonale. Un piccolo sacrificio? La prossima volta una Fiat Topolino.
FABIO TAGLIAFERRI GIORGIA MELONI Fabio Tagliaferri Fabio Tagliaferri fabio tagliaferri FABIO TAGLIAFERRI