vladimir putin come hitler
1 - IN RUSSIA È RECORD DI PRELIEVI ORA L'ECONOMIA FA PAURA
Estratto dell’articolo di Angelo Allegri per “il Giornale”
(…) Una società di consulenza internazionale, Simon-Kucher, ha appena pubblicato una ricerca sull'andamento dell'economia russa negli ultimi anni. Risultato: il Paese, nonostante la ricca dotazione di materie prime, è in realtà sempre più povero. E forse anche per questo più pericoloso. 2010-2019 la Russia ha esportato per 4,3 miliardi di dollari (l'Italia poco meno di 3,9). Tre quarti della cifra è rappresentata da gas e petrolio, il resto sono quasi tutte materie prime di altro genere.
CODA AL BANCOMAT IN DONBASS
A Mosca si produce poco o nulla che interessi al resto del mondo. E la scarsa vitalità dell'economia è confermata dalle registrazioni di brevetti validi sul territorio dell'Unione Europea. In dieci anni i giapponesi ne hanno registrati 1.812 per milione di abitanti, gli americani 535, i russi la bellezza di sei. Le università del Paese sfornano a tutto andare ingegneri, matematici e informatici di alto livello. Ma questi, appena possono, se ne vanno all'estero.
BANCOMAT RUSSIA
Non meraviglia dunque, che al di là della facciata costruita dal regime, la prospettiva delle sanzioni causi in Russia grandi preoccupazioni. (…) Il cittadino medio da parte sua inizia a correre ai ripari: tra mercoledì e giovedì i prelievi dai conti correnti hanno raggiunto quota 1,3 miliardi di dollari, un record dall'inizio del 2020, quando il governo introdusse una tassa sui conti che superavano un determinato ammontare, scatenando la corsa al ritiro.
La finanza è del resto in prima linea: la Banca centrale ha raccomandato agli istituti di credito «di considerare il rinvio del pagamento di dividendi e bonus ai manager», annunciando una serie di misure di sostegno al settore. Putin l'altro pomeriggio ha riunito al Cremlino i vertici dei maggiori gruppi industriali del Paese. Ha cercato di tranquillizzarli dicendo che il governo è in grado di limitare l'effetto delle sanzioni. Difficile che li abbia convinti fino in fondo. (…)
VLADIMIR PUTIN COME IL DOTTOR STRANAMORE
2 - IL PARADOSSO RUSSO: NANO ECONOMICO MA GIGANTE MILITARE GRAZIE ALLE DEBOLEZZE UE
Riccardo Sorrentino per https://24plus.ilsole24ore.com/
(…) La Russia ne è probabilmente il Paese più ricco al mondo (di risorse minerali, ndR). Alcune sono strategiche, come ormai è evidente. Il gas, innanzitutto, ma non solo. Mosca può dunque esercitare un certo potere “duro” nei confronti dei vicini, e gran parte dell'enfasi che l’Unione europea dà ai suoi programmi di conversione energetica è legata al fatto che conciliano la necessità di una maggior indipendenza economica da Stati potenzialmente rogue - “avventurieri”, per così dire - alle esigenze di tutela dell’ambiente.
SERGEI LAVROV VLADIMIR PUTIN
Questo patrimonio di ricchezze naturali da sfruttare ha una conseguenza importante: il carico fiscale è basso. Le entrate fiscali sono pari all’11% circa del Pil, e il nuovo sistema fiscale progressivo introdotto nel 2021 prevede solo due aliquote: il 13% fino a 5 milioni di rubli, il 15% al di sopra (per i cittadini russi: per gli stranieri si sale fino al 30%).
Tutto questo non si trasforma però in uno stimolo all’attività economica. Il Paese non ha un livello sufficiente di libertà economica – malgrado il livello di tassazione, che molto piace ai conservatori – tale da poter prosperare; né, al contrario di altri Paesi, si può pensare che i russi godano di un welfare state particolarmente generoso, anche se valutato solo in termini relativi.
soldato russo
(…) L’economia resta piccola, e questo ha un impatto forte anche sulle spese militari, che non sono così alte come l’aggressività di Vladimir Putin potrebbe far pensare: nel 2017 erano un decimo di quelle Usa, meno della metà della Cina, due terzi di quelle di Francia o Germania.
(…) Risultato: i russi non sono quindi particolarmente ricchi, né particolarmente potenti. Il Pil pro capite del resto era nel 2019, a parità di potere d’acquisto – una misura che esalta le performances di Mosca – appena al di sotto di quello della Grecia e appena superiore a quello della Bulgaria; è uguale ai due terzi di quello degli italiani, e non è certo una consolazione, per loro, il fatto che sia il doppio di quello degli ucraini.
CODA BANCOMAT RUSSIA
(…) Allora perché la Russia è, o quanto meno appare, così potente? L’arsenale militare è ingente e ha un numero di armi nucleari, per quanto un po' vecchiotte, tale da minacciare la Mutua distruzione assicurata (Mad); ma al di là di questo i numeri non svelano il mistero. Viene il dubbio che abbia ragione l’economista Paul De Grauwe quando scriveva, su Ivory Tower e poi su voxeu: «La Russia è potente perché l’Europa le attribuisce quel potere. L’Europa ha costruito un’unione economica ma non un’unione difensiva».
Dodici volte più grande economicamente della Russia, argomentava De Grauwe, la Ue potrebbe essere molto più potente anche militarmente. Basterebbe che Francia e Germania unificassero le loro capacità militari, senza aumentare le spese, per costruire un contrappeso efficiente al potere di Mosca.
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