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    TARANTINATI - CONTINUANO LE PROTESTE DEI LAVORATORI DELL’ILVA, CHE HANNO BLOCCATO PACIFICAMENTE L’APPIA E CHE ANNUNCIANO ALTRE DUE ORE DI SCIOPERO PER DOMANI - PER IL VERTICE, A CUI PARTECIPERANNO AIRONE PASSERA E CLINI, LA QUESTURA HA VIETATO MANIFESTAZIONI - I METALMECCANICI CISL SPUTTANANO LA FIOM: “I SUOI ISCRITTI SONO QUI A MANIFESTARE, ANCHE SE IL SINDACATO NON È D’ACCORDO” - PASSERA PROMETTE: “BISOGNA EVITARE LA CHIUSURA SENZA RITORNO DELL'ILVA”…


     
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    Da "Repubblica"

    "Il maggiore impegno di questi giorni è quello di evitare la chiusura senza ritorno dell'Ilva di Taranto". Lo ha detto Corrado Passera, ministro dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti, che domani insieme a Clini, ministro dell'Ambiente, sarà a Taranto per un vertice sull'Ilva.

    Dal canto suo Clini ha annunciato che la nuova Aia per l'Ilva sarà pronta a fine settembre e sarà redatta tenendo conto delle perizie della procura e imporrà all'Ilva l'utilizzo delle migliori tecnologie possibili.

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    Intanto oggi oltre 1.200 lavoratori, alle 10 di questa mattina, per 2 ore, hanno invaso pacificamente due importanti arterie stradali, l'Appia e la Statale 106, manifestando le proprie preoccupazioni per le possibili ricadute in termini occupazionali in tutti i siti produttivi del gruppo Ilva, che le vicende giudiziarie potrebbero provocare. E domani si replicherà con altre due ore di sciopero con assemblea dei lavoratori sull'Appia. Sempre per la giornata di domani, in concomitanza con l'arrivo dei ministri dello Sviluppo economico, e dell'Ambiente si annunciano iniziative dei comitati ambientalisti, in appoggio al provvedimento di sequestro della magistratura. Forti malumori per le limitazioni a manifestare emesse dalla questura tarantina.

    METALMECCANICI IN PIAZZA. Tutti gli iscritti alla Fiom dei reparti coinvolti nello sciopero di oggi - dicono i metalmeccanici Cisl - hanno aderito alla protesta rilevando che "la Fiom si oppone allo sciopero ma i suoi iscritti la pensano diversamente. Gli unici a non accorgersene sono i media che continuano a dare spazio solo a una Fiom sempre più isolata e lontana dai lavoratori".

    La protesta ha coinvolto il "cuore" dello stabilimento, ovvero gli altoforni e l'acciaieria che costituiscono l'area a caldo messa sotto sequestro dal gip Patrizia Todisco con un'ordinanza firmata lo scorso 25 luglio, e l'area della laminazione, da dove escono i prodotti finiti. Lo "sciopero non è contro la magistratura - ha ribadito la Fim Cisl - ma per una soluzione che preservi l'occupazione e garantisca bonifiche e riqualificazione industriale per un ambiente salubre e per la tecnologia miglior disponibile consente. Il nostro nemico è la disoccupazione e l'inquinamento e non la produzione dell'acciaio".

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    Lunedì e martedì scorsi avevano scioperato altre aree del siderurgico. La protesta era partita lunedì, all'indomani degli ultimi provvedimenti del gip - venerdì e sabato scorsi - con i quali è stato detto che il sequestro dell'Ilva non contempla la facoltà d'uso produttiva, si sono rivisti i compiti dei custodi giudiziali e si è revocata la nomina a custode del presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante. Contro questi ultimi provvedimenti del gip l'Ilva ha fatto ricorso al Riesame e alla vigilia di Ferragosto i relativi atti son stati consegnati dallo stesso Ferrante al Tribunale di Taranto.

     

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