Fabrizio Roncone per il “Corriere della Sera”
Virologi, infettivologi, esperti di qualsiasi virus: è diventata un po' una bolgia.
Alla radio, in tv, sulle pagine dei giornali. Molti su Facebook e su Twitter.
GIULIO TARRO
Quello che trovi ogni volta che cambi canale (e ti chiedi: ma questo quando lavora?).
Quello confuso, tipo rischioso, il genere di persona che si addormenta a letto con la sigaretta accesa.
La scienziata Ilaria Capua: così autorevole, rassicurante. Il professor Guido Silvestri collegato da Atlanta. Selvaggia Lucarelli, sul Fatto , ha scritto che Massimo Galli, direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche dell' ospedale Sacco di Milano, è la rivelazione mediatica di questa triste fase storica. Piena però anche di tesi azzardate, supercazzole che nemmeno il Conte Mascetti in «Amici miei», mischioni polemici.
fabio fazio roberto burioni
Il professor Roberto Burioni - accademico di fama, ordinario al San Raffaele di Milano, ospite fisso da Fabio Fazio, «e poi sì, certo, tifoso della Lazio» - c' è già finito dentro un paio di volte. L' ultima, pochi giorni fa: con il professor Giulio Tarro di anni 82, divenuto celebre ai tempi del colera a Napoli e poi tornato protagonista con interviste recenti, in cui ha detto cose tipo: «Il lockdown non ha senso. Per guarire, noi dobbiamo usare le armi di questo Paese: il sole e il mare» (pizza e mandolini, no: inutili).
Scrive Burioni su Twitter: «Se Tarro è virologo da Nobel, io sono Miss Italia». Massimo Giletti ha invitato Tarro - che in effetti sostiene di essere stato candidato due volte al premio Nobel per la Medicina - a replicare.
Professor Burioni, allora?
«Guardi, ho fatto un voto e mi sono dato una regola».
Il voto.
«Non parlare della Lazio, e di calcio, finché questa terribile storia non finirà».
La regola.
«Parlare di Coronavirus solo da Fazio, la domenica sera».
GIULIO TARRO
Poi però apre Twitter e non resiste.
«Vuole togliermi anche Twitter?».
Ma con Twitter è un attimo, basta un niente.
«Lo so. Infatti con la mia collega virologa Maria Rita Gismondo, sbagliai. Era febbraio e lei sosteneva che stessimo scambiando un' infezione appena più seria di un' influenza con una pandemia...scrissi una cosa brutta».
Le ha già chiesto scusa in un' intervista rilasciata a Massimo Gramellini.
«Sì, però, mi creda: il rammarico resta».
Molti, sui social network, si chiedono se lei, professore, non provi rammarico anche per quella frase detta da Fazio - «In questo momento il rischio di contrarre il virus è zero» - la sera del 2 febbraio.
«È un giochino vergognoso».
Estrapolano una frase e...
GIULIO TARRO
«Infangano. Primo: io già l' 8 gennaio, su Medical Facts, il magazine online di informazione scientifica, avvertivo dei rischi del virus esploso in Cina. Il 22 gennaio, in un' intervista a Linkiesta, spiegai poi che ero in disaccordo con le autorità europee, secondo le quali il virus non sarebbe mai arrivato da noi.
Quindi da Fazio, certo, dissi che i rischi di contagio sarebbero stati bassi, ma perché sembrava stessimo prendendo tutte le precauzioni».
Sembrava.
«Sappiamo com' è andata. Ma le dico che quando furono chiuse le scuole, e a migliaia furono lasciati andare sui campi da sci, io ordinai a mia moglie e a mia figlia di dimenticarsi la settimana bianca, già pagata, e di rifugiarsi in campagna, a Urbino».
Lei fu tra i primi ad invocare la quarantena.
«Però quando implorai di mettere in quarantena chiunque fosse di ritorno dalla Cina, fui accusato di essere un fascio-leghista. Io? Capito?
Un fascio, io».
Parliamo del professor Tarro.
ROBERTO BURIONI
«No. Quelli con cui mi confronto sono il professor Lopalco, il professor Silvestri... Con Tarro, ci parli lei»
E allora telefoniamo al professor Tarro, che risponde dalla sua casa di Posillipo, a Napoli. Sugli appunti, alcune delle sue frasi più pittoresche: «Solo gli anziani vanno protetti, il virus andrebbe fatto circolare liberamente». «Nel giro di due mesi, saremo tutti in vacanza».
Professor Tarro, ma davvero?
«E certo! Con il caldo, il Coronavirus sparirà».
Come fa ad esserne così sicuro?
«È già successo con la Sars.
Sono virus che al caldo se ne vanno».
Questo suo ottimismo, la comunità scientifica non ce l' ha.
«E che posso farci? Io ho la mia storia, mica sono Burioni».
Ecco, appunto: ma la candidatura ai due Nobel?
burioni casteldelci
«Embé?».
No, mi chiedo: poiché i candidati - da regolamento - possono essere resi noti solo dopo 50 anni, lei come fa già a sapere di essere stato...
«Me l' hanno detto!».
Chi?
«Come chi? Gente che mi stima, che mi ha candidato, e che avrebbe voluto farmelo proprio vincere, il Nobel» ).
Il professor Giulio Tarro, così. Il professor Walter Ricciardi, consulente del governo per il Covid-19, ha invece attaccato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump (rilanciando un volgare tweet di Michael Moore e costringendo l' Oms a precisare che «Ricciardi è un supercampione della sanità pubblica, ma non parla a nome dell' agenzia»).
Scava scava nel curriculum, abbiamo così scoperto che Ricciardi, da giovane, recitò in certi film degli anni Settanta, genere «sceneggiata napoletana», in coppia con Mario Merola (okay: con il Coronavirus non c' entra niente, però almeno fa sorridere).
walter ricciardi giovane attore walter ricciardi giovane attore 1 walter ricciardi
UN GIOVANE ROBERTO BURIONI ROBERTO BURIONI