1 – SPREAD BTP-BUND APRE A 286 PUNTI. RENDIMENTO AL 3,21%
spread
(ANSA) - Lo spread tra Btp e Bund tedesco apre sui livelli della chiusura di ieri a 286 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,21%.
2 – BORSA: MILANO IN CAUTO RIALZO, +0,1. FTSE MIB A 20.515 PUNTI.
(ANSA) - Apre in cauto rialzo Piazza Affari con l'indice Ftse Mib in rialzo dello 0,1% a 20.515 punti.
3 – BALZANO I TASSI DEI BTP LA CRISI DELLO SPREAD PESA SUI CONTI PUBBLICI
Jacopo Orsini per “il Messaggero”
TRIA
L' Italia fa paura ai mercati e i rendimenti tornano a salire. Ieri mattina il Tesoro ha collocato senza problemi quasi 8 miliardi di titoli di Stato ma con tassi in aumento. E un conto più salato per il bilancio dello Stato.
Poi nel pomeriggio lo spread - il differenziale di rendimento fra il Btp italiano a 10 anni e il Bund tedesco di pari durata - è tornato a salire schizzando fino a sfiorare quota 300. Una impennata che ha trascinato giù anche Piazza Affari, il cui indice è finito in calo di quasi l' 1%.
MOAVERO DI MAIO SALVINI CONTE MATTARELLA
Lo spread, quella sorta di termometro che misura la fiducia degli investitori sul Paese, ieri in avvio era partito stabile. Poi nel pomeriggio, anche a causa della crisi in Argentina che ha messo in agitazione le piazze finanziarie di tutto il mondo, il peggioramento e la chiusura in rialzo a 285 punti base, contro i 271 del giorno prima, e il rendimento del decennale italiano di riferimento in crescita fino al 3,20%.
Uno scatto che conferma le persistenti preoccupazioni sulle mosse del governo gialloverde. Alimentate anche dalle continue dichiarazioni di guerra contro l' Europa e l' euro, soprattutto da parte dei più radicali esponenti della maggioranza.
spread btp bund
Il ministro dell' Economia, Giovanni Tria, nei giorni scorsi, anche durante la sua missione in Cina, ha più volte cercato di rassicurare tutti sulla tenuta dei conti e del debito italiano. Ma gli investitori stranieri non si fidano e continuano ad alleggerire le posizioni sull' Italia in attesa di vedere nero su bianco il Documento di programmazione economica e finanziaria (Def).
A contribuire alla pressione sul mercato obbligazionario ieri ci sono stati poi i timori per la decisione dell' agenzia Fitch sul rating dell' Italia, prevista per oggi, in attesa che anche le altre due agenzie americane, Moody' s e Standard & Poor' s, si muovano.
FITCH
Un abbassamento del giudizio (attualmente è BBB con prospettive stabili) o anche solo un peggioramento dello scenario potrebbe dare un nuovo colpo alla credibilità del Paese. Fitch nel suo ultimo report aveva già scritto che il contratto di governo tra Lega e M5S «aumenta i rischi per il profilo di credito sovrano».
L' ASTA IN CRESCENDO
EURO CRAC
Per tornare all' attività del Tesoro, ieri ha collocato Btp a 5 e 10 anni per 6 miliardi, con una domanda nettamente superiore all' offerta. Sono stati venduti titoli a 5 anni per 3,75 miliardi con rendimento lordo del 2,44%, in rialzo di 63 punti base.
E bond decennali per 2,25 miliardi al 3,25% (+37 punti base), oltre la soglia del 3% per la prima volta dal maggio 2014. Il balzo è significativo ma ha portato i tassi intorno al livello a cui i Btp decennali venivano già scambiati da giorni sul mercato secondario dei titoli di Stato. E segue poi quello già avvenuto nei due giorni precedenti per Ctz e Bot. Ieri sono stati collocati infine anche Ccteu a sette anni per 1,75 miliardi al 2,31% (+55 punti base).
Fitoussi
Insomma l' ipotesi del tanto temuto, forse a volte addirittura evocato, attacco dei mercati non sembra allontanarsi. La questione «è sapere chi avrà i nervi più saldi: l' Italia o l' Europa», commenta l' economista francese Jean-Paul Fitoussi.
Non ci sono comunque «problemi di solvibilità» e la situazione dei conti pubblici «non preoccupa», aggiunge Fitoussi. Che prosegue: «L' Italia è un paese molto ricco che ha un livello di risparmio considerevole. Ha un debito pubblico importante ma è solo una piccola parte del risparmio italiano».
SALVINI DI MAIO CONTE
Insomma, Roma «può diventare un problema» solo «se l' Europa agisce stupidamente». «Che l' Italia sia sotto osservazione da parte dei mercati, e delle agenzie di rating, è abbastanza chiaro», riassume Andrea Delitala, di Pictet Asset Management. E ora che i timori sulla tenuta dei conti sono in aumento, sicché «il premio di rischio richiesto per convincere gli investitori razionali a detenere titoli di Stato italiani deve aumentare per compensare il maggior rischio d' insolvenza».
conte e tria
Intanto l' aumento dei rendimenti registrato ieri e nelle ultime settimane sta appesantendo la spesa per interessi sull' enorme debito tricolore, che a giugno si è attestato a 2.323 miliardi. Complessivamente, se si prende come riferimento il periodo maggio-agosto, secondo i calcoli dell' Osservatorio guidato da Carlo Cottarelli, l' aggravio per è di 898 milioni nel 2018 e di 5,1 miliardi nel 2019. Insomma 6 miliardi in più in due anni.