Andrea Rossi per “la Stampa”
Tav. - Salvini Di Maio Toninelli
Ancora una proroga, anche se risibile: quindici giorni, il massimo che l' Europa sembra disposta a concedere all' Italia prima di far scattare la tagliola e dirottare i fondi altrove. Due settimane in più per raggiungere una sintesi che il governo da oltre un anno non riesce a trovare, e soprattutto per evitare la frattura che potrebbe far esplodere il Movimento 5 Stelle e - chissà - mettere fine all' esecutivo.
Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha inviato una lettera all' Inea, l' Agenzia esecutiva per l' innovazione e le reti della Commissione Europea, in cui annuncia la risposta definitiva del governo italiano sulla Tav entro il 26 luglio. La comunicazione segue la richiesta avanzata dall' Italia - e accolta - di avere quindici giorni in più prima di comunicare l' intenzione o meno di rispettare impegni e scadenze concordati con Francia ed Europa sulla Torino-Lione.
toninelli tav
Dentro la maggioranza Lega-Cinquestelle si sta giocando una partita decisiva, che vale per certi aspetti la sopravvivenza del Movimento. Venerdì Luigi Di Maio arriva a Torino per incontrare una base in fibrillazione all' idea di un via libera alla Tav che sarebbe il colpo di spugna sulla madre di tutte le battaglie ambientaliste del Movimento. Il capo politico grillino sarà accolto da un documento, approvato venerdì scorso, le cui conclusioni sono nette: «Il Movimento 5 Stelle sostiene la lotta del Movimento Notav, a difesa dell' ambiente.
salvini visita il cantiere tav di chiomonte 16
Non si vuole né il Tav, né il "Mini Tav" o "Tav leggero"; solo l' opzione zero è accettabile senza compromessi».
Queste sono le posizioni di partenza che Di Maio dovrà scardinare, sapendo che un via libera alla Torino-Lione - sempre più probabile - metterebbe a rischio l' esperienza di governo a Roma e ancora più probabilmente quella di Chiara Appendino (che sarà presente all' incontro) a Torino. Ecco spiegata (anche) la proroga richiesta all' Europa.
CHIARA APPENDINO LUIGI DI MAIO NO TAV
I Cinquestelle cercano una via d' uscita. Hanno bisogno di più tempo per decidere, trovare una soluzione per tenere insieme ciò che non sembra poter coesistere: il via libera all' opera (sempre più difficile da fermare) e la tenuta del Movimento. In questo senso va letta anche l' ipotesi di rimettere i destini della Tav a un voto parlamentare, nel quale i Cinquestelle sanno già di essere perdenti ma che permetterebbe loro di scaricare altrove le responsabilità: la Torino-Lione passerebbe grazie ai voti di Lega, Pd, Fratelli d' Italia e Forza Italia ma la "verginità" dei grillini sarebbe (forse) salva.
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Prima però Di Maio deve superare le forche caudine di Torino. E guardarsi dalla tenaglia che lo sta stritolando: da una parte l' Europa, che ha formalizzato la volontà di finanziare il 55% della tratta internazionale, ma anche di quelle nazionali, cosa che per l' Italia si tradurrebbe in un risparmio di 1, 6 miliardi (su una spesa complessiva di 4, 8); dall' altra c' è Matteo Salvini, che spinge per il sì. Senza dimenticare Alberto Cirio: anche sulla Tav il presidente della Regione punta le sue carte sulla Lega pronto ad aprire un nuovo fronte di scontro con la sindaca Appendino.
ALBERTO CIRIO
In fondo, per i Cinquestelle, rispetto a qualche mese fa la situazione è peggiorata proprio per effetto di questi fattori: le mosse dell' Europa, il boom elettorale della Lega, l' arrivo in Regione di una maggioranza molto meno conciliante con Torino. E fermare l' alta velocità è sempre più complicato.
beppe grillo no tav TAV TONINELLI BY VAURO Tav - Salvini Di Maio silvio berlusconi alberto cirio DI MAIO NO TAV LUIGI DI MAIO A VILLA TAVERNA LUIGI DI MAIO E LA TAV