roberto fico
(ANSA) - "Off limits" per i giornalisti parlamentari i corridoi antistanti le aule delle commissioni della Camera che, dopo essersi insediate, stavano votando per eleggere i rispettivi presidenti. I cronisti, per la maggior parte iscritti all'Associazione stampa parlamentare, sono stati allontanati dagli assistenti parlamentari in applicazione di "una disposizione normativa interna". A memoria di cronista, non era mai successo che a Montecitorio non si consentisse ai giornalisti di accedere ai corridoi delle commissioni.
GIORNALISTI PARLAMENTARI IN TRANSATLANTICO
Quei corridoi, con il Transatlantico, sono sempre stati aperti agli operatori dell'informazione che lì incontrano i parlamentari ed attingono a notizie sull'attività politica e legislativa. A fronte delle vibranti proteste di alcuni cronisti con gli uffici della Camera, successivamente è stato consentito di restare nei corridoi. Tuttavia, si è fatto notare che il divieto per i giornalisti di sostare davanti alle commissioni (addirittura in tutti i piani che le ospitano), è previsto in una delibera del Comitato per la Sicurezza della Camera approvata il 29 ottobre 2014.
Tale delibera non è mai stata comunicata al Comitato per la Comunicazione e quindi mai attuata fino ad oggi; il testo metteva i giornalisti parlamentari alla stessa stregua dei lobbisti, per i quali oggi si applica una normativa specifica. Dall'inizio della XVIII legislatura non sono mancati episodi in cui gli assistenti parlamentari hanno bloccato esponenti dei media nel Palazzo: era avvenuto, ad esempio, durante la registrazione dei nuovi deputati (i giornalisti vennero tenuti a debita a distanza dal luogo in cui avvenivano le operazioni ricorrendo a cordoni rossi, rimossi dopo una protesta dell'Associazione della Stampa parlamentare) sia durante i vertici a Montecitorio per la formazione del governo.
GIORNALISTI TRANSATLANTICO
Rispetto a quanto successo stamattina il presidente della Camera Roberto Fico ha chiesto un'informativa agli uffici. "L'impegno della presidenza sarà improntato alla massima trasparenza, nei prossimi giorni sarà aperto un tavolo con l'Associazione Stampa parlamentare, con l'intento di far sì che gli spazi di Montecitorio siano accessibili il più possibile alla stampa", è stato chiarito dalla presidenza della Camera.