Fabrizio Roncone per Corriere.it
battisti in italia foto mezzelani gmt023
Ha messo su, anche adesso, persino adesso, questo suo stupido ghigno. Sì, ride. Ridacchia sotto il pizzetto, Cesare Battisti.
È appena sceso dal Falcon del 31esimo Stormo che, partito domenica sera dallo scalo di Viru Viru di Santa Cruz, in Bolivia, l’ha riportato in Italia, e viene avanti sulla pista militare dell’aeroporto di Ciampino: un piccolo corteo composto da agenti dei reparti speciali, carabinieri, agenti della polizia penitenziaria e lui in mezzo, non in manette, che ride.
battisti in italia foto mezzelani gmt022
Ride, o ridacchia. Fate voi.
Questa è davvero la prima cosa che colpisce osservando il terrorista rosso di 64 anni che, dopo un’esistenza intera trascorsa in latitanza - giudicato colpevole dalla giustizia italiana per quattro omicidi, ma di fatto sempre assolto dalla politica francese e brasiliana - va incontro all’ergastolo.
matteo salvini all arrivo di cesare battisti foto mezzelani gmt026
L’altra cosa che colpisce è questa: non appena Battisti sparisce negli uffici dell’Aeronautica militare, ecco che solerti avieri iniziano a montare un palchetto. Esatto: montano un vero e proprio palchetto sulla pista.
Devono salirci i ministri Matteo Salvini e Alfonso Bonafede. Stanno per venire a tenere addirittura un discorso. Uno ciascuno, s’intende (anche se, ovviamente, l’arresto di Battisti non era nel programma di governo siglato da Lega e Movimento 5 Stelle).
battisti in italia foto mezzelani gmt014
Tra le decine di cameramen e fotografi inizia così a serpeggiare un certo stupore. Mai, raccontano, in tanti anni e in tante tragiche mattine avevano visto qui accadere qualcosa di simile. Alcuni di loro, mentre puntano telecamere e zoom verso il palchetto, ricordano come anche recentemente, in occasione del ritorno della salma di Antonio Megalizzi, il giornalista morto durante l’attacco terrorista a Strasburgo, non ci fosse un così importante e solenne spiegamento di autorevoli ministri (insieme al Capo dello Stato Sergio Mattarella, ad un certo punto arrivò trafelato Riccardo Fraccaro, ministro per i Rapporti con il Parlamento).
BATTISTI A CIAMPINO
Ora invece ecco Salvini, con la solita giacca impermeabile della polizia, ed ecco pure il responsabile della Giustizia. Non è una conferenza stampa. Le conferenze stampa prevedono, infatti, le domande dei giornalisti. In questa circostanza, i microfoni devono solo restare aperti.
Cinque minuti così.
Le dichiarazioni più importanti sono due. Salvini: «È un assassino, marcirà in galera». Bonafede: «Andrà nel carcere di Oristano».
Poi, ricompare lui, Battisti.
matteo salvini e alfonso bonafede foto mezzelani gmt056 alfonso bonafede foto mezzelani gmt029
Ora tiene il capo lievemente chino. Due agenti, tenendolo sottobraccio, lo accompagnano verso lo sportello aperto di una volante che lo porterà via.
Da vicino, alcuni dettagli si notano meglio: le borse sotto gli occhi, i capelli appiccicati sulla fronte, una pancia importante (un po’ colpa, forse, del giubbotto antiproiettile: certo sarà un bel ricordo la caipirinha ghiacciata sui tramonti brasiliani).
alfonso bonafede foto mezzelani gmt001 matteo salvini e alfonso bonafede foto mezzelani gmt056 ARRESTO DI CESARE BATTISTI IN BOLIVIA