Romina Marceca per “la Repubblica - ed. Roma”
villa casamonica
Non si sono fermati nemmeno davanti a un bambino che urlava a squarciagola: «Basta, voglio papà». Un pianto a dirotto, due figli di 7 e 8 anni nel panico, davanti al padre sfregiato in mezzo alla strada dai Casamonica.
Giuseppe e Antonio, figli di Guerrino Casamonica detto Pelè, sono stati arrestati dalla squadra mobile su ordinanza del giudice Ezio Damizia. L'accusa è di violenza privata con l'aggravante del metodo mafioso.
casamonica
Le indagini sono state coordinate dalla Dda della procura di Roma. «Ma lo sai che io sono un Casamonica? Ah, non hai paura? Allora adesso te lo faccio vedere io, pezzo di merda», è stata la farse con cui uno dei due fratelli ha affrontato la vittima.
I due uomini, 18 e 20 anni, hanno messo in campo tutta la violenza che contraddistingue il clan nella serata di Pasqua scorsa. Non soltanto davanti a quei bambini ma anche a un loro figlio, in braccio alla madre. Tutto per una precedenza che Giuseppe Casamonica vantava nei confronti della vittima, un egiziano di 59 anni. Ha chiamato a raccolta la famiglia, in strada è sceso il fratello, a Capannelle, dove vivono i parenti.
LA FELPA DEI CASAMONICA
I calci e i pugni non sono bastati. I due Casamonica che prima hanno detto all'automobilista "Ma lo sai che io sono un Casamonica, tu non li conosci i Casamonica?" gli hanno voluto dare una lezione perché l'egiziano non ha mostrato riverenza nei confronti di due uomini del clan. Giuseppe lo ha bloccato dalle spalle e quando già il papà egiziano era a terra il fratello Antonio gli ha mozzato l'orecchio.
LA VILLA DI GUERINO CASAMONICA
La vittima era in auto con la moglie e i due figli. Tutta la scena dell'aggressione e anche l'audio sono stati registrati da una telecamera sulla strada. Erano da poco trascorse le 20. Giuseppe Casamonica taglia la strada all'egiziano mettendo la sua Fiat 500L di traverso in via Bellico Calpurnio, ad angolo con via Flavia Demetria dove abitano i Casamonica. «Mamma, papà», si sentono urlare i bambini. «Faccia di merda, cacasotto del cazzo, vieni qua», gli dice uno dei Casamonica.
«Chiamate la polizia, ci sono i bambini» , dice disperata la moglie. Ma nulla. La folla guarda e poi davanti alla polizia alcuni cercheranno di essere il più vaghi possibile. Il timore dei mafiosi diventa «clima di omertà e reticenza» sulla quale confidano i Casamonica. Tanto che nessuno dei due si è posto il problema di fermarsi davanti a quel padre col viso ridotto a una maschera di sangue.
polizia
I poliziotti e la procura, però, dalla loro parte avevano anche la testimonianza della figlia dell'egiziano che ha raccontato: «Ho pregato l'uomo a petto nudo di lasciare papà ma lui mi ha risposto che il giorno di Pasqua si poteva 'menare' mio padre. Mi ha anche minacciata di picchiarmi e che aveva un coltello».
L'orrore è stato poi cristallizzato da quelle immagini che in poco più di un mese hanno convinto la Dda a chiedere la custodia cautelare in carcere.