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    TENNIS DA FAVOLA - PETRA KVITOVA, LA CAMPIONESSA FERITA, VINCE A DOHA E TORNA FRA LE PRIME 10 DEL MONDO – LA TENNISTA NEL 2017 AVEVA SUBITO UNA RAPINA IN CASA E PER DIFENDERSI DAL LADRO ARMATO DI COLTELLO SI ERA LACERATA I TENDINI – PRIMO TRIONFO DA NUMERO 1 PER FEDERER CHE A ROTTERDAM CONQUISTA IL TITOLO NUMERO 97: PROSSIMO OBIETTIVO I 100..- VIDEO


     
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    STEFANO SEMERARO per la Stampa

     

    KVITOVA KVITOVA

    Petra Kvitova, la campionessa ferita, sta tornando grande, e lo ha dimostrato anche nel Premier 5 Wta di Doha, il Qatar Total Open, un torneone da oltre tre milioni di dollari, dove ha trionfato superando in finale la n.4 del mondo Garbine Muguruza (3-6 6-3 6-4) dopo aver eliminato la numero 1 del mondo Caroline Wozniacki in semifinale e la n.10 Julia Goerges nei quarti.  

     

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    Insomma, un torneo fenomenale, che porta a 13 le vittorie consecutive di Petra (successo al Wta di St.Petersburg e vittoria nel primo turno di Fed Cup con la Rep. Ceca) e le consente di rientrare alla grande fra le prime 10. Appena prima del Natale 2017 la bi-campionessa di Wimbledon aveva subìto una rapina nella sua casa di Prostejov, e nel tentativo di difendersi contro il ladro armato di coltello si era procurata ferite profondissime alla mano sinistra, quella che lei, mancina, usa per impugnare la racchetta. Ospedale, operazione chirurgica, lunga riabilitazione:

     

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    la carriera della ex n.2 del mondo per qualche tempo è sembrata addirittura a rischio visto che la lama aveva lacerato i tendini. Ma la tenera Petra, occhi cerulei, trecciona bionda, in realtà nasconde un carattere di ferro e già a maggio dello scorso anno era tornata in campo al Roland Garros. I risultati per un po’ hanno stentato ad arrivare, nonostante i quarti di finale raggiunti agli Us Open, a fine 2017 è anche uscita dalle prime 20 per la prima volta dal 2011, l’anno del suo primo trionfo a Wimbledon.  

     

    L’inizio del declino di una fuoriclasse incapace di colpire come una volta? Il 2018 sta smentendo le paure: dopo la delusione dell’eliminazione precoce agli Australian Open ha conquistato a St Peterburg il suo 21esimo titolo della carriera, ha vinto i suoi due singolari nella sfida di Fed Cup con la svizzera e ha trionfato per la prima volta a Doha, superando tre top-10 in una settimana e rimontando da un set sotto sia in semifinale sia in finale contro due fuoriclasse come Wozniacki (campionessa degli Australian Open) e Muguruza (campionessa in carica di Wimbledon). «Un anno fa non avrei mai sognato un successo come questo, è qualcosa di straordinario», ha ammesso. «Sono tornata a giocare un grande tennis, e questo significa tantissimo per me. Vincere un altro Slam? Me lo auguro, è il motivo per cui ho ricominciato a giocare. E proprio qui a Doha ho dimostrato anche a me stessa che posso tornare a vincere grandi tornei».  

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    2. FEDERER TRIONFA A ROTTERDAM

    Da la Stampa

     

    Roger Federer ha calato il tris vincente a Rotterdam e aggiorna le statistiche record che da venerdì lo vedono nuovo numero 1 del mondo a 36 anni e sei mesi, il più longevo della storia del tennis. In questa nuova veste, che sarà ufficializzata domani dal computer Atp, il fuoriclasse svizzero si è aggiudicato l’«ABN AMRO World Tennis Tournament», torneo ATP 500 in scena sul veloce indoor di Rotterdam, demolendo in meno di un’ora (55’) con un perentorio 6-2 6-2 il bulgaro Grigor Dimitrov, non proprio l’ultimo arrivato, n.5 Atp e vincitore dell’ultimo Master. 

     

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    `King Roger´ ha così iscritto per la terza volta il proprio nome nell’albo d’oro di questo torneo, dove aveva già trionfato nel 2012 e nel 2005, raggiungendo la 97ma vittoria in carriera e avvicinandosi a una storica quota 100. Quarantotto ore dopo essersi ripreso la vetta della classifica mondiale, spazzando via il record che apparteneva ad Andre Agassi (n.1 a 33 anni e spiccioli) e riprendendosi la corona ad oltre cinque anni di distanza dall’ultima volta (nel novembre 2012) Roger Federer ha dunque completato l’opera, mettendo in bacheca il suo 97esimo titolo su 146 finali disputate in carriera, allungando la sua imbattibilità nel 2018 dopo il trionfo il mese scorso a Melbourne, 20/o Slam conquistato.  

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    La partita tra i due (al settimo confronto diretto, fino ad oggi tutti appannaggio dell’elvetico) non ha avuto in pratica storia, con il break arrivato al quinto game e bis al settimo: nessun problema per Roger che ha chiuso 6-2 in appena 24 minuti. Non sono andate meglio le cose nel secondo set per il bulgaro che ha perso subito il servizio e subito andato sotto 4-1 con Federer che ha praticamente chiuso in anticipo il discorso e sigillato l’ennesimo trionfo con un serve and volley.  

     

    federer federer ROGER FEDERER VINCE GLI AUSTRALIAN OPEN 2018 ROGER FEDERER VINCE GLI AUSTRALIAN OPEN 2018 federer federer

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