giuseppe conte roberto gualtieri
Perché stamattina la prima riunione della cabina di regia fra governo e opposizioni sui provvedimenti economici per affrontare l’emergenza coronavirus si è svolta nella sede del ministero per i Rapporti con il parlamento e non a Palazzo Chigi? Perché ha visto coinvolti, con i capigruppo e i responsabili economici dei partiti di opposizione, solo il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, i viceministri dell’Economia Laura Castelli e Antonio Misiani con le sottosegretarie Cecilia Guerra e Simona Malpezzi?
Roberto Gualtieri e Giuseppe Conte al lavoro sul Def
Certo, c’era in video collegamento il ministro Roberto Gualtieri, ma insomma, ci si aspettava qualcosa di più. Il fatto è che negli ultimi giorni il livello di scontro tra presidenza del Consiglio e ministero dell’Economia è stato altissimo, tanto che è dovuto intervenire il Quirinale, seppure in modo discreto e informale attraverso il segretario generale Ugo Zampetti.
AUTONOMI ED EUROPA: I MOTIVI DI SCONTRO
I momenti più alti della querelle sono stati due. Il primo sui 600 euro da dare ai lavoratori autonomi, norma ricompresa nel primo decreto economico: per Gualtieri, spalleggiato dalla burocrazia del Tesoro, erano troppi (ai fini degli effetti sul bilancio, ovviamente), per Conte erano pochi.
ugo zampetti sergio mattarella
«Chiedi al Ragioniere generale, se non ci credi che così andiamo a put…», ha sbottato il ministro a un certo punto, rivolto al premier. Secondo momento, ancora più grave: la possibile rottura con l’Europa. Per Gualtieri, una vita passata a Bruxelles, la minaccia è come una bestemmia in Chiesa. Ma Conte manco gli parla più.
CONTE ACCUSATO DI AVER USATO IL METODO “ALPA”
Dunque, ora ciascuno va per la sua strada. Ma così non può andare avanti. Chi vince? Dopo giorni di resistenza, alla fine il Tesoro finirà per capitolare. Ma questo non significa la vittoria di Conte.
GUIDO ALPA
Che viene accusato da tutti, 5 stelle in testa ma anche da molti esponenti di punta del Pd, di aver sbagliato le scelte degli uomini, usando quello che nella Roma dei palazzi viene definito il “metodo Alpa” (dal nome dell’avvocato con cui Conte prima lavorava), e cioè scelgo sempre l’amico fidato. In questo senso, prima di tutto gli si imputa di aver optato per Domenico Arcuri anziché per Guido Bertolaso, da tutti – per primo il numero uno della Protezione Civile Angelo Borrelli – ritenuto più idoneo a fare il commissario all’emergenza.
gennaro vecchione
LA SCELTA CONTESTATA DI VECCHIONE AL DIS
La seconda scelta che gli viene contestata è Gennaro Vecchione al Dis, da tutti ritenuto poco idoneo al ruolo e oggi oltretutto in aperto contrasto con il Copasir, presieduto dal leghista Raffaele Volpi. Tanto che nella sua ultima riunione, mercoledì 25 marzo a palazzo San Macuto, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica ha dovuto polemicamente sollecitare il governo a trovare soluzioni per evitare che soggetti esteri possano approfittarsi del coronavirus per mettere le mani sulle realtà industriali e finanziarie italiane o per metterle in difficoltà ed ereditare così le loro quote di mercato, dopo aver inutilmente chiesto ai Servizi di fare qualcosa. Così che Conte è stato costretto a rispondere in parlamento promettendo per proteggere i più preziosi asset strategici si userà il «prossimo provvedimento normativo che stiamo predisponendo per aprile».
giuseppe conte gennaro vecchione