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    VIAGGIO AL TERMINI DELLA NOTTE – ECCO COME AGIVA LA GANG DI NORDAFRICANI CHE AGGREDIVA E RAPINAVA I TURISTI AL MC DONALD’S ACCANTO ALLA STAZIONE TERMINI – VIA MARSALA E VIA GIOLITTI ORMAI DI NOTTE SONO IMPRATICABILI E IN MANO A BANDE DI CRIMINALI E SENZATETTO: UNA GIUNGLA – I RESIDENTI : “L’ESQUILINO È FUORI CONTROLLO. È DIVENTATO IL BANCOMAT DI DELINQUENTI E SBANDATI”


     
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    1 – CHOC ALL’USCITA DEL FAST-FOOD: TURISTI AGGREDITI E RAPINATI

    Marco De Risi e Elena Panarella per “il Messaggero – Cronaca di Roma”

     

    nordafricani derubano e picchiano passanti a termini nordafricani derubano e picchiano passanti a termini

    Una gang che agiva proprio come quelle americane nei quartieri di periferia. Questa, invece, si era impossessata di un tratto di via Giolitti, alla stazione Termini, dove aspettava le sue prede: per lo più giovani turisti che venivano picchiati a sangue a scopo di rapina.

     

    Ad arginare questo fenomeno sono stati gli agenti del commissariato Viminale che, nel giro di pochi giorni, hanno arrestato due componenti della banda, i più violenti e che primeggiavano sul gruppo. Si tratta di un tunisino di 18 anni e di un egiziano di 30. Individuato anche un terzo complice che dovrebbe avere le ore contate.

    via giolitti via giolitti

     

    Il gruppo agiva davanti a un fast food di via Giolitti: un posto privilegiato per scegliere il turista da rapinare. In tanti, infatti, una volta a Roma, appena scesi dal treno, vanno in a fare uno spuntino veloce.

     

    LE INDAGINI

    I colpi per cui gli arrestati devono rispondere di rapina aggravata e lesioni gravi sono avvenuti il 4 ed il 7 agosto. Il primo è stato di una violenza così brutale, che persino le immagini che hanno immortalato l' aggressione non lasciano dubbi.

     

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    La vittima è stata colpita con diversi calci in faccia a tal punto che ha riportato la frattura di una delle orbite. Un pestaggio così violento per rubargli solo una catenina. Tre giorni dopo l' altro colpo. A farne le spese questa volta è stato uno studente francese che stava con la sua ragazza.

     

    Anche lui preso a calci e pugni. Alcuni video estrapolati da una telecamera vicino al fast food testimoniano il modus operandi della gang. Si vedono le immagini del primo colpo.

     

    Il turista cade a terra e, nonostante non riesca più a reagire, viene più volte preso a calci in faccia. Ma a guardare bene si nota anche il comportamento dei giovani componenti della banda che vestono con abiti costosi e impongono il controllo del territorio.

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    La rapina della catenina al giovane turista è qualcosa di più di un atto predatorio. Va in scena la violenza di gruppo per ribadire che i membri della gang non temono rivali su via Giolitti. Camice a fiori, magliette di marca, scarpe costose: questo il look dei delinquenti.

     

    L' attività investigativa continua per arrivare ad arrestare gli altri componenti e ripristinare il controllo del territorio. Proprio per questo sono stati raddoppiati i passaggi delle volanti davanti al fast food e ad altre tavole calde della zona.

     

    «L' aumento dei controlli serve anche a mandare un segnale preciso per la criminalità che orbita attorno la stazione», spiega uno degli investigatori. Un altro problema delle strade intorno alla stazione è la droga: cocaina, eroina, droghe leggere, sostanze sintetiche. E gli affari di questa banda, infatti, non erano solo le rapine ma anche lo spaccio.

     

    LA RABBIA DEI RESIDENTI

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    «Ormai il rione Esquilino è fuori controllo. È diventato il bancomat di delinquenti e sbandati: l' ultima aggressione in via Giolitti una delle tante strade del rione presidiata da spacciatori e rapinatori», sottolinea il presidente comitato difesa Esquilino-Monti, Augusto Caratelli.

     

    «Sono ormai passati 45 giorni dal nostro primo appello al ministro Salvini visto l' inesistenza della sindaca Raggi sull' ordine pubblico - aggiunge - Da settembre saremo costretti ad iniziare di nuovo la protesta ad oltranza con manifestazioni e sit-in se qualcuno delle istituzioni è presente batta un colpo. Il degrado, la violenza e l' illegalità imperano».

     

    2 – LE GANG DI VIA GIOLITTI. «DI NOTTE METTONO PAURA»

    Elena Panarella per “il Messaggero – Cronaca di Roma”

     

    Basta andare a prendere un autobus, un treno o la metropolitana per capire che il degrado si è impossessato del cuore della città.

     

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    Desolanti e indisturbate scene di vita quotidiana si ripetono tra via Marsala, via Giolitti e davanti alla stazione Termini. Marocchini, tunisini, nigeriani, egiziani, polacchi, romeni, moldavi, italiani, tutti insieme. Gruppetti organizzati dediti allo spaccio, alle rapine e a traffici di ogni tipo. Ma anche semplici scippi e gli (intramontabili) borseggi: nel mirino ci sono quasi sempre i turisti.

     

    Una settimana fa due turisti di passaggio nella capitale sempre in via Giolitti, dopo la mezzanotte, si sono visti accerchiare da un manipolo di stranieri, 3-4 persone, tutte dai tratti somatici africani, minacciosi e visibilmente pericolosi.

     

    Gli hanno portato via una catenina e un cellulare a suon di spintoni. Delinquenti di mezza tacca, eppure pericolosi per gli inermi cittadini. Si organizzano in piccole bande, magari solo per mettere a segno qualche colpo.

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    Niente a che vedere con i veri criminali, anche se ne copiano le gerarchie. Ma questi gruppi che entrano in azione nelle strade attorno alla Stazione non si fermano davanti a nulla. Di sera poi fanno davvero paura. Basta andare a prendere qualche parente alla stazione, parcheggiare l' auto tra via Gioberti e via Giolitti (proprio all' angolo) per scoprire una centrale dello spaccio.

     

    I PERICOLI

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     Non solo nordafricani, dell' Est Europa e italiani. Se il capoluogo lombardo è la città madre, le bande di latinos, infatti, hanno preso piede anche a Roma, particolarmente in zona Magliana e Termini. I territori in cui si ritrovano e che marcano sono sempre quelli più fertili per criminalità ma non vanno ad alterare equilibri già esistenti.

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    Dallo spaccio ai furti, non si scontrano con l' altra faccia della malavita, ma la guerra è sempre tra bande rivali: gang composte originariamente da salvadoregni; ecuadoriani; portoricani e dominicani. E ci sono poi altre bande che si formano per etnia di provenienza, sempre in zona Termini-Esquilino, come per esempio gli albanesi che adottano però anche italiani. Senzatetto, sbandati che oltre ad agire, in quella zona ci dormono anche.

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    Così come gli altri gruppi di africani. Ecco, per certi versi, questi gruppi sono più pericolosi, perché meno prevedibili, fanno leva sull' individualità nel branco. In mezzo a questa giungla poi ci sono le bande di borseggiatori: ma questa è un' altra stria.

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