Dagoreport
dal pino
La cosa buffa è che sia Paolo Dal Pino che Giampiero Mazza sono juventini. Ma è stato proprio il presidente della loro squadra del cuore, Andrea Agnelli, con un’improvvisa svolta a U dopo la visita a gennaio del collega del Real Madrid Florentino Perez, a scrivere l’epitaffio sul progetto Fondi nel capitale della Lega.
Agnelli e il collega del Napoli, De Laurentiis, sotterrando improvvisamente l’ascia di guerra dopo anni di battaglia, l’hanno detto ieri apertis verbis: “Non siamo più disponibili ad approfondire il discorso con i fondi”, con tanti saluti alla cosiddetta MediaCo, ovvero il consorzio formato da Cvc, Advent e Fsi per provare a entrare nel capitale della società di servizi della Lega, e dare una svolta manageriale all’agonizzante calcio italiano, appena buttato fuori dalla Champions League senza tanti complimenti.
andrea agnelli
Cosa avrà promesso Perez ad Agnelli per convincerlo ad abbandonare un progetto di cui era stato il primo promotore per oltre un anno? Di ricomprare CR7 alla fine dell’anno, liberandolo di circa 60 milioni di costi? Forse gli ha fatto presente che l’ingresso dei fondi, che avevano imposto nel contratto la clausola breakaway (cioè che l’investimento era subordinato al fatto che Juve, Inter e Milan non potessero abbandonare la Lega Serie A per la Superlega) avrebbe voluto dire bloccare per 10 anni il progetto di un campionato europeo per club?
AGNELLI FLORENTINO
Fatto sta che il presidente della Juve ha mollato per strada Dal Pino e il capo di CVC, Mazza, ed è diventato il loro primo nemico. E, con la consueta capacità che ha la sua società di incidere, ha portato con sé l’Inter e si è alleato contro natura con Napoli, Lazio, dopo gli anni di litigate con De Laurentiis e Lotito.
Giampiero Mazza CVC
Ora queste quattro squadre, insieme a Atalanta, Fiorentina, alleata di Lotito perché il figlio di Jo Barone gioca nella sua Salernitana e al Verona, stanno bloccando tutto. Non solo, sono ormai un contropotere impossibile da fronteggiare per il povero Dal Pino, visto che Marotta dell’Inter e lo stesso Lotito sono i due vice presidenti indicati dalla Lega nella FIGC.
In pratica Agnelli ha fatto scacco matto, e le altre 13 squadre che ancora vorrebbero i fondi, fra cui due big come Milan e Roma, sono messe male.
Le 7 sorelle stanno facendo il bello e cattivo tempo. Spostano i processi per i tamponi (Lazio), riescono a convincere la FIGC a prorogare oltre la fine del campionato il pagamento degli stipendi (Inter), si accordano per giocare quando gli fa più comodo (Napoli e Juve), bloccano per mesi qualsiasi possibilità di penalizzazione per aver provato a comprare l’esame di italiano di Luis Suarez, come ormai è evidente a chiunque abbia letto le intercettazioni.
lotito de laurentiis
In questa pastoia tutta italiana, non a caso sono rimaste spiazzate le due società di proprietà straniera, la Roma di Friedkin e il Milan di Elliott. I capitolini hanno provato a lamentarsi per lo spostamento di Napoli-Juve, ma sono stati respinti quasi con sussiego. Il Milan, nonostante il fondo Elliott sia famoso per le battaglie legali a mezzo mondo, ha scelto la strada del silenzio.
giuseppe marotta foto mezzelani gmt3
Ma ora la lotta per i 4 posti in Champions League si farà più serrata, e per le due squadre fuori dalla Santa Alleanza il cammino si farà più duro. A meno che le 13 non riescano a scalfire il fronte nemico e a convincere almeno una delle altre 7 a appoggiare il progetto dei fondi, visto che con 14 ci sarebbe la maggioranza in Lega. E allora in quel caso gli juventini Dal Pino e Mazza darebbero un dispiacere alla loro squadra del cuore.
friedkin padre e figlio foto mezzelani gmt 034 singer dal pino