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    TESTA RASATA E CAVIGLIE INCATENATE: COSÌ È RITRATTO EL CHAPO NELLA PRIMA FOTO SCATTATA DIETRO LE SBARRE DEL CARCERE DI MASSIMA SICUREZZA ALTIPLANO, DOVE È GIÀ STATO SPOSTATO CINQUE VOLTE IN SETTE NOTTI. IL BOSS NON DEVE MAI DORMIRE DUE NOTTI NELLA STESSA, ED È PIANTONATO DA UN BRANCO DI CANI, GUARDATO A VISTA DA AGENTI FEDERALI DOTATI DI TELECAMERE SUI CASCHI


     
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    Simon Tomlison per Daily Mail

     

    tank fuori dal carcere aliplano tank fuori dal carcere aliplano

    Testa rasata e caviglie incatenate: così è ritratto El Chapo nella prima foto scattata dietro le sbarre del carcere di massima sicurezza Altiplano, dove è già stato spostato cinque volte in sette notti. Lo staff vuole farlo girare per almeno trenta celle, il boss non deve mai dormire due notti nella stessa, ed è piantonato da un branco di cani chiamato “Smell Chapo”, addestrati per rintracciare i suoi odori. Il detenuto sarà guardato a vista da agenti federali dotati di telecamere sui caschi. Cambio turno ogni due ore.

    prima foto di el chapo in prigione prima foto di el chapo in prigione

     

    Guzman stavolta non ha alcun privilegio, ma molti credono che pianificherà l’ennesima fuga. Per molti è un eroe, proprio perché ha sfidato il governo. Ha soldi e potere, può corrompere e approfittare dei lavori di ricostruzione che si stanno facendo fuori l’ingresso del carcere, dove è stato piazzato un tank. Per avvicinarsi al perimetro della prigione, bisogna oltrepassare due checkpoint, controllati da militari in assetto da guerra, 24 ore al giorno.

    scavi sospetti fuori la cella di el chapo scavi sospetti fuori la cella di el chapo messicane presso carcere di aliplano messicane presso carcere di aliplano cattura di el chapo cattura di el chapo pignatta el cahpo e del castillo in messico pignatta el cahpo e del castillo in messico sean penn incontra el chapo sean penn incontra el chapo checkpoint al carcere di el chapo checkpoint al carcere di el chapo foto segnaletica di el chapo foto segnaletica di el chapo hilario rodriguez opeario messicano hilario rodriguez opeario messicano lavori fuori il carcere di altiplano lavori fuori il carcere di altiplano jogging nel carcere di altiplano jogging nel carcere di altiplano lavori fuori la cella di el chapo lavori fuori la cella di el chapo marines messicani scovano el chapo marines messicani scovano el chapo tunnel fuga el chapo tunnel fuga el chapo

     

    Dice Teresa Lopez, che gestisce il negozio lì vicino: «Se qualcuno entra qui con accento messicano e mi chiede 50 chili di dinamite, io non faccio domande e glieli vendo». La legge non si applica a quelli come lui. Se è scappato due volte, può riuscirci anche la terza. «Con un miliardo di dollari e sei anni a disposizione prima di essere estradato, ha tutto ciò che gli serve per fuggire di nuovo» dice la locale Viviana Dominguez. Non la pensa così Santos Esquivel Sanchez: «El Chapo ha messo seriamente in imbarazzo il nostro governo e stavolta gliela faranno pagare, anche se significherà mettere da parte l’orgoglio e consegnarlo ai gringos».

    teresa ha un negozio dietro la prigione di el chapo teresa ha un negozio dietro la prigione di el chapo scavi fuori dal carcere altiplano scavi fuori dal carcere altiplano

     

    Il tunnel da cui scappò è pattugliato, ma non è mai stato chiuso. Gli scavi esterni stanno continuando per portare le tubature a Città del Messico e far defluire la sporcizia. I tecnici pensano che da qui Guzman non potrebbe passare, perché la pressione dell’acqua è troppo forte e morirebbe annegato. 

    ivan figlio di el chapo ivan figlio di el chapo gru fuori la prigione di el chapo gru fuori la prigione di el chapo ingresso carcere di altiplano ingresso carcere di altiplano

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