1. Ellie Zolfagharifard per http://www.dailymail.co.uk/
mark watney in viaggio verso arabia terra
L’ultimo capolavoro di fantascienza di Ridley Scott racconta la storia di Mark Watney (Matt Demon), un astronauta disperso sul pianeta rosso intorno agli anni ’30 del 21esimo secolo. Il film in 3D ci porta su Marte, regalandoci immagini mozzafiato di un posto che non abbiamo mai visto direttamente ma che è stato ricreato grazie a location reali – il deserto della Giordania – e l’aiuto dei computer. Ma Marte è davvero così come ce lo presenta Ridley Scott?
regione di acidalia planitia immagine nasa
In realtà le immagini della NASA mostrano come la regione di Acidalia Planitia, quella dove si trova il campo “Ares 3”, non è così pianeggiante come sembra nel film. Le fotografie mostrano il territorio di Acidalia coperto da enormi massi e profonde fessure nel terreno che renderebbero la guida di un rover estremamente difficile, sicuramente molto di più di quanto mostratoci da Matt Damon.
regione di acidalia planitia marte
Anche la regione di Arabia Terra, quella dove Watney si recherà per incontrare la missione “Ares 4”, non è stata rappresentata con molta accuratezza: “Questa regione è descritta nel film come molto più rocciosa e sconnessa di Acidalia, ma in realtà la gran parte di Arabia Terra è polverosa e pianeggiante, molto facile da attraversare per un rover”, ha fatto sapere la NASA.
superficie di marte fotografata dalla nasa
L’ambientazione generale del film, però, riflette in maniera abbastanza fedele le immagini del Pianeta Rosso inviateci dal rover Curiosity della NASA. “Abbiamo due rover che si trovano sulla superficie in questo momento – spiega Doug Ming, capo scienziato della divisione Astromaterial Research and Science della NASA - e abbiamo preso un numero enorme di immagini di Marte: è un posto molto dinamico. Le caratteristiche sono tantissime, molto più grandi di quello che potremmo mai vedere qui sulla Terra. Hanno fatto un buon lavoro di quello che avremmo veramente visto su Marte, le rocce, il terreno, questo tipo di cose”.
matt damon in the martian di ridley scott
2. NASA: ecco le 9 tecnologie vere di The Martian
Elena Re Garbagnati per http://www.tomshw.it
Anche se The Martian è un film di fantascienza nella sua trama sono incluse molte tecnologie che, per quanto avveniristiche, sono già state realizzate dalla NASA. Alcune sono già in uso sulla Stazione Spaziale Internazionale, altre potrebbero essere impiegate quando l'uomo andrà davvero sul Pianeta Rosso, attorno al 2035. A chiarire quali sono queste tecnologie ci ha pensato la stessa agenzia spaziale statunitense.
matt damon su marte nel film the martian
L'habitat marziano: nel film il protagonista Mark Watney trascorre molto tempo nello Hab, ossia una struttura fatta apposta per consentire agli astronauti di respirare senza tute spaziali, dormire, mangiare e svolgere attività di ricerca. Gli astronauti della NASA che si addestrano per le missioni nello spazio profondo stanno in un ambiente simile, ossia lo Human Exploration Research Analog (HERA) costruito presso il Johnson Space Center.
matt damon nei panni di mark watney
Coltivazione di piante: come si vede anche nel trailer, nel film Mark Watney coltiva piante all'interno dello Hab. Nella vita reale gli astronauti a bordo della ISS ad agosto di quest'anno hanno mangiato per la prima volta verdure che sono cresciute nello Spazio.
una scena del film the martian
Riciclo dell'acqua: analogamente a quanto fa Watney, l'equipaggio della ISS ricicla urina, sudore e acqua usata per lavarsi tramite un apposito sistema di filtraggio.
matt damon the martian
Produzione di ossigeno: sulla ISS c'è un sistema di generazione dell'ossigeno che fornisce continuamente agli astronauti l'aria che respirano. Allo stesso modo nello Hub e sui mezzi di trasporto Watney dispone di aria respirabile.
Tute spaziali per Marte: per muoversi sul Pianeta Rosso Watney indossa tute spaziali. La NASA ha già iniziato a progettare quelle che useranno gli astronauti su Marte: si chiamano Z-2 e potete vedere i primi prototipi nella notizia che abbiamo pubblicato in proposito.
il veicolo del film e quello sviluppato dalla nasa
Rover: gli spostamenti di Watney su Marte avvengono mediante dei rover. Per ora ci sono molti robot in esplorazione sul Pianeta Rosso che non sono utilizzabili come mezzi di trasporto, ma la NASA sta già lavorando a veicoli terrestri per far viaggiare l'uomo sia su questo pianeta sia su altri corpi celesti.
immagine nasa della zona di atterraggio della missione ares 4 del film
Propulsione ionica: i protagonisti del film usano un'astronave a propulsione ionica per andare su Marte. Al momento non esistono astronavi di questo tipo, ma la sonda Dawn della NASA ha sfruttato questa tecnologia per minimizzare il consumo di carburante viaggiando verso il pianeta nano Cerere. La NASA inoltre sta lavorando sulla prossima generazione di "propulsori ad effetto Hall".
Pannelli solari: molti veicoli spaziali della NASA sfruttano già i pannelli solari per generare energia elettrica. Quelli che vedrete nel film sono analoghi.
astronauti nasa con matt damon e ridley scott
Radioisotope Thermoelectric Generators (RTGs): nel film Watney usa gli RTG, generatori che convertono in energia il calore generato dal decadimento radioattivo del plutonio-238. Il rover Curiosity ha già uno, che può produrre 110 Watt di potenza.
la superficie di marte nel film di ridley scott