Renato Zuccheri per www.ilgiornale.it
MATTARELLA EURO
"Per come stanno andando le cose, l'Italia potrebbe uscire dall'Unione Europea prima della Gran Bretagna". Titola così il The Telegraph, autorevole quotidiano del Regno Unito, sulla situazione politica italiana. L'articolo, a firma di Jeremy Warner, allude al possibile "piano B" dell'Italia e alla teoria secondo cui Lega e Movimento 5 Stelle stanno teorizzando un'uscita di dall'Ue.
Opinione importante soprattutto perché arriva dalle colonne di un quotidiano tendenzialmente euroscettico e vicino al Partito conservatore. Lo stesso Partito che non solo ha accettato il referendum sulla Brexit ma che, con Theresa May, sta anche confermando la volontà popolare. Nonostante le divergenze fra establishment e popolo, in Gran Bretagna il voto popolare ha ancora un peso molto rilevante.
MATTARELLA MERKEL
Ma ci sarebbe un problema anche per gli euroscettici britannici, se l'Italia uscisse dall'Unione europea prima del Regno Unito. Warner, infatti, scrive nel suo editoriale che non si tratterebbe di una buona notizia per i cosiddetti "brexiters". E questo nonostante le proteste dell'ala più oltranzista di fronte alle scelte di Sergio Mattarella.
L'ipotetica uscita dall'Italia dall'Unione europea, dice Warner, non sarebbe infatti al pari della Brexit, ma "una confluenza incendiaria di forze politiche, finanziarie ed economiche" . Quello che terrorizza l'opinionista britannico, in sostanza, è che non si andrebbe incontro a un processo graduale e fondato su forze tradizionali, ma appunto sui movimenti cosiddetti "populisti", un po' come avvenuto con Nigel Farage prima che il Partito conservatore prendesse il sopravvento. Ovviamente le accuse si potevano anche ribaltare per la Brexit, ma ci sono sempre due pesi e due misure a Londra.
sergio mattarella carlo cottarelli
L'articolo del Telegraph conclude bollando come del tutto utopistiche e priva di fondamento le ricette proposte dai partiti "populisti", quindi Lega e Movimento 5 Stelle. Ma dall'altro lato, per non scontentare il pubblico che ha sostenuto l'uscita della Gran Bretagna da Bruxelles, accusa le cosiddette "élite liberali" di aver reso possibile tutto questo "con il rifiuto di voler ascoltare" le voce che criticavano la strada intrapresa dall'Europa.