Alessandro Vinci per www.corriere.it
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«Se ti è morto il cane, devi portarlo qui e dimostrarlo. Altrimenti vai a lavorare da un’altra parte» . È uno sfogo decisamente sopra le righe quello che nei giorni scorsi a Overland Park, nel Kansas, è costato il posto a una manager della nota catena di ristoranti italiani Olive Garden. La donna, evidentemente esasperata dalle numerose richieste di ferie e permessi ricevute negli ultimi tempi, ha infatti inviato un messaggio allo staff del suo locale per annunciare che da quel momento in poi non avrebbe più tollerato «alcuna scusa per assentarsi dal lavoro». Comprese quelle legate alla scomparsa – a suo dire presunta tale – del proprio animale domestico.
L’ultimatum
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Se da un lato Olive Garden non ha divulgato l’identità della manager, dall’altro non è nemmeno noto se all’origine della sua furibonda comunicazione ci sia l’effettivo accertamento di bugie di questo tipo. Sta di fatto che i dipendenti ne sono rimasti talmente scossi da averla fatta pervenire all’emittente locale KCTV5, affiliata alla Cbs. «Se qualcuno si assenterà più di una volta nei prossimi trenta giorni non avrà più un lavoro – si legge ancora nel messaggio –. Sapete io in undici anni e mezzo per quanti giorni mi sono assentata? Zero. Anche quando ero ammalata. Una volta ho avuto un incidente stradale, gli airbag sono esplosi e la mia auto era distrutta, ma sapete cosa? Sono arrivata al lavoro, puntuale! Non ci sono più scuse».
Subito licenziata
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Tra i casi nei cui confronti l’ex manager avrebbe voluto adottare tolleranza zero, perfino quelli più strettamente personali: «Se si tratta di un’“emergenza familiare” ma non puoi descriverla, peccato». E, al pari della già citata eventuale morte del proprio migliore amico a quattro zampe, «se sei malato devi venire a dimostrarcelo». Quanto poi alla questione orari, «se vuoi fare solo turni di mattina, vai a lavorare in banca». T oni e contenuti che non sono affatto piaciuti ai vertici aziendali, che non appena venuti al corrente dell’accaduto hanno proceduto a licenziare la donna: «Ci sforziamo di fornire ai membri del nostro team un ambiente di lavoro attento e rispettoso – recita una nota trasmessa alla stessa KCTV5 –. Questo messaggio non è in linea con i nostri valori. Possiamo quindi confermare che ci siamo separati da questa manager».
Cosa dice la legge
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Al di là dell’episodio in questione, la morte di un animale domestico può davvero rappresentare un motivo legittimo per assentarsi da lavoro? In Italia ancora no. Proprio per questo l’introduzione della possibilità di restare a casa per prendersene cura in caso di malattia grave o di decesso (con relativa copertura da parte dell’Inps) è una delle richieste che l’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali si appresta a promuovere in Aula nel dibattito sulla prima manovra di bilancio varata dal governo Meloni. «Vogliamo integrare il testo con misure che aiutino le famiglie che convivono con gli animali – ha dichiarato in proposito la deputata Michela Vittoria Brambilla –. Gli animali da compagnia non sono “un bene di lusso”, ma, a tutti gli effetti, veri e propri membri della famiglia. Di questo occorre tenere conto».
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