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    TIENIMI DA CONTO MONTI: "SUL RECOVERY FUND LA PRETESA DELL'OLANDA VA CONTRO I TRATTATI" – L’EX PREMIER CONTESTA IL POTERE DI VETO CHIESTO DA RUTTE NELLA VERIFICA DEL CORRETTO UTILIZZO DEI FONDI EUROPEI - E PREVEDE CHE SERVA UN'ALTRA RIUNIONE… 


     
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    Da huffingtonpost.it

     

    il senatore mario monti foto di bacco il senatore mario monti foto di bacco

    Il bicchiere è comunque mezzo pieno, secondo Mario Monti. Il professore, che di trattative a livello europeo ne ha vissute molte, da commissario alla Concorrenza prima e da presidente del Consiglio poi, scrive sul Corriere della Sera che “nonostante le divisioni, i passi compiuti in questi mesi dall’Europa sono tanti, impensabili fino all’anno scorso”.

     

    Monti entra nello scontro in atto fra l’Italia da una parte, l’Olanda con i Frugali dall’altra, su due temi. Primo, le condizionalità: secondo il professore, è giusto che ci siano condizioni da rispettare, ”è naturale che queste siano proposte dalla Commissione e approvate dal Consiglio”.

    conte rutte merkel ursula conte rutte merkel ursula

     

    “L’atteggiamento negoziale più proficuo, ad esempio per l’Italia, non è di respingere la condizionalità come lesione della sovranità nazionale ma, al contrario, di stare al gioco chiedendo che, in un’Europa che con il Recovery Fund si integra maggiormente, si applichino a 360 gradi condizioni più adatte ad un sistema integrato che ad una collezione disparata di Paesi corsari”.

     

    Ad esempio che “si inserisse già nel Recovery Fund un riferimento ad un programma preciso, con scadenze e modalità definite, per una revisione, più incisiva di quelle fatte in passato, dei regimi fiscali comportanti forme di concorrenza sleale e dannosa ai sensi dell’Ocse e del Codice di condotta vigente in sede Ue”.

     

    giorgio napolitano mario monti 1 giorgio napolitano mario monti 1

    Secondo, i controlli. “La pretesa dell’Olanda che a verificare il corretto utilizzo dei fondi sia il Consiglio, al limite con il potere per ogni Stato di opporsi alla decisione favorevole del Consiglio, è in contrasto, come ha giustamente sostenuto il presidente Conte, con il Trattato” scrive Mario Monti, ricordando che episodi del passato di controllo non riuscito su Stati membri, come per Francia e Germania nel 2003 o per la Grecia nel 2010.

    conte rutte merkel michel conte rutte merkel michel

     

    Il bicchiere è comunque mezzo pieno, secondo Mario Monti, perché “quel che divide produce scintille, ma quel che unisce è più importante”. Il senatore a vita segnala ad esempio che sono passati “meno di due mesi” dalle proposte della Commissione Ue ai negoziati febbrili di queste ore al Consiglio europeo, mentre in passato occorrevano “in media un paio d’anni”.

     

    conte rutte conte rutte merkel rutte merkel rutte

    Da profondo conoscitore di Bruxelles, Monti afferma che dinanzi ai due strumenti proposti da Ursula von der Leyen - il Recovery Fund e un diverso bilancio settennale - “sarebbe sorprendente, benché fortemente auspicabile, un accordo unanime già in questo primo esame” e considera invece “più in linea con le esperienze precedenti se si rivelasse necessaria almeno un’altra riunione”.

     

    Oltre alle questioni su cui si dibatte in queste ore, l’ex premier rimarca le “novità (alcuni le definirebbero storiche)” che si presentano: un bilancio “meno angusto”, la possibilità per la Ue di “raccogliere direttamente fondi a prestito nel mercato”, l’introduzione di “una propria modesta capacità impositiva”. Sono “primi passi verso una finanza federale” impensabili solo un anno fa.

    mario monti mario monti

     

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