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    TIEPOLO MISTERY! GLI EREDI DI UN GALLERISTA EBREO, CHE LASCIÒ UN DIPINTO DI TIEPOLO DURANTE LA SUA FUGA DAI NAZISTI NEL 1938, ACCUSANO SOTHEBY'S DI AVER MENTITO PRIMA DI UN'ASTA DI 4 ANNI FA - LA CASA D’ASTE AVREBBE INTENZIONALMENTE OSCURATO LA VERA PROVENIENZA DELL'OPERA DI TIEPOLO PER FAVORIRE LA VENDITA – LA REPLICA DI SOTHEBY’S: “ERRORE UMANO” (MA LA PROPRIETÀ ORIGINALE DEL DIPINTO ERA DI UN’ALTRA PERSONA, UCCISA DAI NAZISTI)


     
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    Estratto da https://www.lastampa.it

     

     

    TIEPOLO SAN FRANCESCO DI PAOLA TIEPOLO SAN FRANCESCO DI PAOLA

    I discendenti di un gallerista ebreo che lasciò un prezioso dipinto di Giovanni Battista Tiepolo (1696-1770) durante la sua fuga dai nazisti nel 1938 hanno accusato Sotheby's di aver fornito una storia fuorviante in vista di un'asta di quattro anni fa.

     

    Nel 2019 Sotheby's dichiarò in un comunicato di non conoscere la storia della proprietà del dipinto «San Francesco di Paola con in mano un rosario, un libro e un bastone», che Tiepolo eseguì intorno al 1730. Il catalogo dell'asta riportava solo che proveniva da una «illustre collezione privata» e che in passato era stato di proprietà della Galerie Wolfgang Böhler di Bensheim, in Germania. Ma un atto di citazione depositato venerdì scorso presso la Corte Suprema dello Stato di New York sostiene che il dipinto in realtà passò per le mani di Julius Böhler, un antiquario di Monaco di Baviera che nel 1946 fu accusato dal governo americano di essere «implicato in attività di saccheggio di opere d'arte».

     

    I tre eredi del gallerista austriaco Otto Fröhlich hanno dichiarato nella denuncia che Sotheby's avrebbe intenzionalmente oscurato la vera provenienza dell'opera di Tiepolo per favorire la vendita, «perpetuando così il ciclo di ingiustizia e sfruttamento iniziato nel 1938», non tenendo poi conto delle leggi e delle politiche di restituzione internazionali e nazionali.

     

    SOTHEBY'S SOTHEBY'S

    Sotheby's ha respinto le accuse, dichiarando al New York Times che l'attribuzione della provenienza del 2019 è stata un «errore umano». In una dichiarazione, la casa d'aste ha affermato di aver ordinato una nuova ricerca sulla provenienza dopo essere stata contattata dagli eredi di Fröhlich e, nel corso dell'istruttoria interna, ha identificato la proprietaria originale del dipinto che ha affrontato la persecuzione nazista in Adele Fischel. 

     

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