• Dagospia

    TIM, GRAN CASINO – PRESSIONI SU GUBITOSI PER FARLO DIMETTERE DAL CDA PER FARE POSTO A LABRIOLA. IN CASO DI FLOP, FAREBBE UN PASSO INDIETRO LUCA DE MEO - PARE ORMAI SCONTATO CHE IL 17 DICEMBRE, TIM SARÀ COSTRETTA A CORREGGERE AL RIBASSO PER LA TERZA VOLTA IN UN ANNO LE STIME SUL 2021. NON A CASO TIM STA TRATTANDO CON DAZN PER RIVEDERE I TERMINI DEL CONTRATTO, CHE È LA PRINCIPALE CAUSA DEL MANCATO RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI


     
    Guarda la fotogallery

    Sara Bennewitz per “la Repubblica”

    pietro labriola pietro labriola

     

    Sale la tensione in vista dell’ultimo cda di Tim del 2021, dove oltre all’offerta di Kkr si parlerà del contratto di Dazn e di una possibile revisione delle stime di bilancio, la terza dell’anno. La situazione si fa ancora più complessa perché Luigi Gubitosi. impegnato in un braccio di ferro con l’azienda, non avrebbe ancora trovato una quadra sulla manleva e sulla componente economica del suo contratto.

     

    SALVATORE ROSSI LUIGI GUBITOSI SALVATORE ROSSI LUIGI GUBITOSI

    Pietro Labriola, neo dg nonché ad di Tim Brasil, ha assunto buona parte delle deleghe di Gubitosi per dare continuità all’azienda che vive un momento di crisi. Ma anche ieri l’ad in pectore ha dichiarato che il suo impegno in Brasile «non cambierà», e quindi il manager si dividerà tra i due lati dell’Oceano. Certo per Labriola, come per chiunque, entrare in cda e presentare e sostenere un necessario cambio di strategia con l’ex ad che partecipa alla decisione come consigliere, non è banale e la situazione crea non pochi imbarazzi.

     

    lyca de meo 4 lyca de meo 4

    Fonti finanziarie riferiscono che Gubitosi potrebbe dimettersi a valle del cda del 17, ma non è stato possibile trovare conferme al riguardo. In mancanza, a inizio gennaio, potrebbe dimettersi uno dei 10 consiglieri Tim eletti dalla lista del management. In proposito non potendo farlo né il presidente esecutivo Salvatore Rossi (che ha ereditato parte delle deleghe di Gubitosi) né gli esponenti degli azionisti vale a dire Vivendi (Arnaud de Puyfontaine e Franck Cadoret) e Cdp (Giovanni Gorno Tempini), il primo indiziato a fare un passo indietro per lasciare spazio a Labriola a quel punto sarebbe Luca De Meo. Il manager, che peraltro è molto impegnato con il rilancio di Renault, pare il candidato più probabile a dimettersi anche per mantenere un bilanciamento di genere (oggi 6 su 15 esponenti del board son donne).

     

    BOLLORE' DE PUYFONTAINE BOLLORE' DE PUYFONTAINE

    Detto questo il consiglio dovrebbe essere chiamato a pronunciarsi sulla manifestazione d’interesse di Kkr, che ha offerto un prezzo indicativo di 0,505 euro per le ordinare e le rnc. Il fondo Usa aspetta solo l’accesso alla due diligence per promuovere in tempi brevi un’offerta vincolante.

     

    «Ogni scelta fatta dagli azionisti — ha risposto ieri Labriola a chi gli chiedeva di Kkr — deve essere discussa tra gli azionisti». Se una parte degli amministratori tra cui quelli espressione di Vivendi e Cdp, avrebbe già maturato una decisione al riguardo, gli altri — e in particolare i 5 esponenti della lista Assogestioni — prima di pronunciarsi vorranno conoscere il parere degli advisor indipendenti, ovvero LionTree e Goldman Sachs.

     

    giovanni gorno tempini foto di bacco 2 giovanni gorno tempini foto di bacco 2

    Solo che le due banche d’affari Usa entro il 17 non saranno in grado di presentare una disamina accurata dell’offerta di Kkr, quindi non è escluso che il cda non sia in grado di dare una risposta al fondo Usa prima di Natale. Pare invece ormai scontato che il 17 dicembre, con i numeri del quarto trimestre aggiornati, e senza indugio nei confronti del mercato, Tim sarà costretta a correggere al ribasso per la terza volta in un anno le stime sul 2021. Non a caso Tim sta trattando con Dazn per rivedere i termini del contratto, che è la principale causa del mancato raggiungimento degli obiettivi.

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport