A. Fons. per “il Messaggero”
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Tim ha ostacolato l' ingresso sul mercato di Open Fiber. E' quanto scrive l' Antitrust nell' ambito del procedimento per abuso di posizione dominante nel mercato all' ingrosso e al dettaglio dei servizi a banda larga e ultra larga. E' un procedimento, riferito ad alcuni anni fa, che potrebbe sfociare in una forte multa.
«Dall' analisi della documentazione raccolta nel corso del procedimento, emerge una strategia anticoncorrenziale complessa, composta - si legge nel documento - di condotte differenti, attuate nelle aree bianche e nella restante parte del mercato nazionale. Le condotte sono tutte indirizzate a preservare ingiustificatamente il potere di mercato wholesale (all' ingrosso) e retail detenuto da Tim, a ostacolare l' ingresso sul mercato di Open Fiber, scongiurando una trasformazione del mercato secondo condizioni di concorrenza infrastrutturale, e a impedire un regolare confronto competitivo tra gli operatori attivi nel mercato dei servizi al dettaglio nella fase di passaggio dalle connessioni a banda larga alle connessioni a banda ultralarga».
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Riguardo al quantum della sanzione, l' Autorità, nei casi di infrazioni gravi, tenuto conto della loro gravità e durata, dispone l' applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria, fino al 10% del fatturato realizzato in ciascuna impresa o ente nell' ultimo esercizio chiuso anteriormente alla notificazione della diffida adottata ad esito di un procedimento istruttorio. In particolare, «il valore delle vendite da prendere in considerazione ai fini del calcolo della sanzione sarà dato, per le condotte wholesale, dal fatturato derivante dalla vendita di servizi di accesso all' ingrosso a banda larga e ultra larga, pari nel 2018 a 0,7-1,2 miliardi. Per le condotte retail, ai fini del calcolo della sanzione, sarà preso in considerazione il fatturato derivante dalla vendita di servizi di tlc a banda larga e ultra larga alla clientela finale, pari nel 2018 a 3-5 miliardi di euro».
LUIGI GUBITOSI
Ovviamente è poi da considerare che l' Antitrust, nel caso decidesse per la sanzione, valuterà diversi fattori e potrebbe scegliere una linea meno dura. Si potranno cioè considerare delle attenuanti. Ricorda il documento che «al fine di conferire al potere sanzionatorio dell' autorità il necessario carattere di effettiva deterrenza, con specifico riferimento alle più gravi restrizioni della concorrenza, e indipendentemente dalla loro durata e dalla loro effettiva attuazione, l' Autorità potrà considerare opportuno l' inserimento nell' importo base di un ammontare supplementare compreso tra il 15 e il 25% del valore delle vendite dei beni o servizi oggetto dell' infrazione per le condotte wholesale e retail».
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