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Tinder mette il turbo e tenta l'esperimento dell'anno: unire l'universo del dating, cioè degli appuntamenti uno ad uno organizzati (anche) tramite la sua popolarissima applicazione, a quello dei social network tradizionali. Ovviamente a modo suo, cioè tutelando l'irresistibile meccanismo di salvare o scartare gli utenti in assoluta semplicità e rapidità, scorrendo il dito sul display rispettivamente a destra o sinistra. Un approccio clonato fra l'altro da diverse applicazioni distanti dal mondo degli appuntamenti in rete.
La scommessa fa leva su una nuova funzione che il management ha chiamato non a caso "prodotto". Segno che le speranze sono ben più elevate rispetto a una modifica marginale. Si chiama Tinder Social ed è stata appena lanciata in fase di test per un gruppo di utenti australiani. Tuttavia, per stessa ammissione del gruppo sul proprio blog aziendale, l'obiettivo è proporla prima possibile ai suoi oltre 50 milioni di iscritti in tutto il mondo. Per trasformare, se lo si desidera, gli appuntamenti individuali in incontri fra gruppi affini per gusti, locali, passatempi.
Il funzionamento è semplice e in effetti stuzzicante. Gli utenti hanno la possibilità di creare un gruppo tramite l'applicazione e coinvolgere i propri amici. A patto ovviamente che anche questi siano iscritti all'app guidata da Sean Rad. Proprio come si farebbe con una chat collettiva su WhatsApp o Telegram. Il gioco è sostanzialmente fatto: valutando i membri della compagnia e gli altri elementi personalizzabili, su tutti gli eventuali programmi per la serata, i gruppi possono manifestare interesse reciproco o scartarsi senza pietà. Proprio come si farebbe con un contatto singolo che ci piaccia o sul quale invece valga la pena passare oltre.
Sarà proprio l'applicazione base a poter essere utilizzata in "modalità di gruppo", per navigare fra le proposte di altre persone da conoscere dunque con più facilità rispetto al passato. Ovviamente, prima di dare il via libera alla chiacchierata in chat, è possibile anche infilarsi nei gruppi per visualizzare il profilo dei singoli componenti e farsi un'idea più precisa della combriccola. Il risultato? Se un gruppo ti piace e anche un componente di quel gruppo ha manifestato la propria preferenza può scattare l'appuntamento.
L'uso è pensato ovviamente per l'immediatezza assoluta. I gruppi su Tinder si autodistruggeranno infatti dopo 48 ore dalla creazione, dunque lo scopo principale è farne un rimescolamento di diversi ingredienti già presenti su altre piattaforme di successo. C'è l'elemento chiave, cioè la voglia di combinare un incontro che spesso finisce a base di sesso e che è la formula magica di Tinder.
D'altronde sono quasi 9 milioni gli italiani che, tramite questa e altre piattaforme simili, alimentano il business del dating online. Ma ci sono anche la rapidità di Snapchat, sempre più fronte di riferimento nell'ecosistema sociale, e la praticità dei gruppi tipici dei programmi di messaggistica. Insomma, Tinder Social rischia di trasformarsi davvero in una "killer feature" del settore perché non tradisce la propria missione di base, ribaltando come spesso accade i meccanismi dell'app, né si perde nel lancio di una nuova applicazione autonoma ma arricchisce la piattaforma con elementi utili a diversificare le proprie potenzialità.
"Si tratta di un modo per andare in luoghi o locali pieni di persone con cui hai già manifestato un interesse - spiegano dal gruppo di West Hollywood - e a rendere la socializzazione molto più semplice una volta che ci si trova sul posto". A proposito di semplicità: pochi giorni fa lo stesso Ceo Sean Rad si è lanciato in una serie di consigli per impostare la foto-profilo perfetta sulla propria creatura.
E ottenere dunque più "swipe" positivi, quelli verso destra, aumentando le possibilità di combinare un incontro. D'altronde l'applicazione ha incrociato più di 11 miliardi di potenziali coppie in tre anni e mezzo di vita. Dispone dunque di un'impressionante mole di dati per capire cosa affascini di più gli utenti. "I numeri parlano chiaramente - ha spiegato Rad - quando la tua foto del profilo esprime qualcosa sui tuoi interessi o sulla tua personalità, andrà senz'altro meglio. Per questo dico sempre alle persone di essere se stesse". Al contrario, le pose che scimmiottano i modelli non funzionano. Bisogna puntare sul contesto e sugli interessi. Tinder Social, in fondo, procede proprio in questa direzione.
tinder rivoluziona gli appuntamenti
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