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    SENZA VERGOGNA – TITO E BOB, I DUE PARRUCCHIERI EGIZIANI ACCUSATI DELL’OMICIDIO DEL 19ENNE MAHMOUD ABDALLA, DOPO AVERLO UCCISO E AVER SMEMBRATO IL CORPO, SONO ANDATI A “SVAGARSI”. È QUANTO SCRIVE IL GIP DEL TRIBUNALE DI GENOVA, NELL’ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE: “SONO USCITI NELLA NOTTE CON UN ATTEGGIAMENTO LEGGERO E PRIVO DI PENSIERI, ELEMENTO CHE SMENTISCE CHE UNO DEI DUE AVESSE AGITO SOTTO MINACCIA O IN PREDA AL PANICO…”


     
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    Mahmoud Sayed Mohamed Abdalla Mahmoud Sayed Mohamed Abdalla

    (ANSA) - Tito e Bob, i due parrucchieri egiziani accusati dell'omicidio del giovane connazionale Mahmoud Abdalla, loro dipendente, dopo aver ucciso il 19enne e averne smembrato il corpo sono andati a svagarsi. Lo scrive il Gip del tribunale di Genova nell'ordinanza di custodia cautelare.

     

    "Sono usciti nella notte per motivi di svago, elemento che smentisce in modo certo che uno dei due avesse agito sotto minaccia o in preda al panico" e poco dopo l'omicidio hanno avuto "un atteggiamento leggero e privo di pensieri". Il Gip sottolinea anche come i due abbiano collaborato "spartendosi in modo quasi scientifico i compiti" nell'omicidio.

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